Home > Riviste > Minerva Pediatrics > Fascicoli precedenti > Minerva Pediatrica 2015 August;67(4) > Minerva Pediatrica 2015 August;67(4):285-97

ULTIMO FASCICOLO
 

JOURNAL TOOLS

Opzioni di pubblicazione
eTOC
Per abbonarsi
Sottometti un articolo
Segnala alla tua biblioteca
 

ARTICLE TOOLS

Estratti
Permessi
Per citare questo articolo
Share

 

ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Pediatrica 2015 August;67(4):285-97

Copyright © 2015 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Il problema del succhiamento del dito. Nuove interpretazioni e implicazioni terapeutiche

Ferrante A. 1, Ferrante A. 2

1 Odontostomatologia Università “Sapienza”, Roma, Italia; 2 Medico Chirurgo, specialista in fisiatria


PDF


OBIETTIVO: Il succhiamento del dito è una evenienza di frequente riscontro nel bambino e, a volte, anche in soggetti adulti. Si è sempre cercato di spiegare il motivo per il quale alcuni soggetti sentono il bisogno di succhiare il dito o le dita, ma le spiegazioni fornite sono state sempre date desumendo elementi dalla osservazione clinica, senza alcun supporto di tipo razionale, cercando nel vissuto familiare del paziente i motivi di questa deleteria abitudine. Si è così data importanza frequentemente alla severità dei genitori, alla nascita di un fratellino, al distacco dall’allattamento naturale, alla presenza di eventi particolarmente stressogeni. Il bambino vorrebbe, secondo alcuni, continuare una “interminabile poppata”; la sostituzione del capezzolo materno con il dito porterebbe a riempire questa privazione. La ricerca si propone di spiegare, sulla scorta di dati anatomici e neurofisiologici, il motivo per cui il neonato o l’infante acquisiscano questa abitudine viziata, ricercandone una causa neurologica oltre ed al di là delle interpretazioni di esclusivo carattere psicologico proposte fino ad ora.
METODI: Sono stati analizzati 40 soggetti succhiatori di dito di età compresa tra i 5 ed i 25 anni e 20 soggetti non succhiatori, con deglutizione corretta, che hanno costituito il gruppo di controllo valutando gli effetti posturali e neuromuscolari del succhiamento del dito. Per la acquisizione dei dati, sono stati utilizzati strumenti in grado di valutare il tono muscolare (elettromiografo di superficie) e strumenti di analisi posturale (baropodometro e stabilometro e scoliosometro).
RISULTATI: Sia agli esami posturali che all’esame elettromiografico i soggetti hanno mostrato un miglioramento rilevante posizionando il dito sui recettori palatini.
CONCLUSIONI: I risultati confermano che il succhiatore succhia il dito per stimolare le terminazioni trigeminali naso-palatine e ottenere riequilibrio muscolare e rilasciamento delle tensioni fisiche e psichiche. Infatti si sono evidenziati miglioramenti statisticamente rilevanti nel riequilibrio posturale posizionando il dito a contatto dei recettori palatini.

inizio pagina