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Italian Journal of Vascular and Endovascular Surgery 2004 March;11(1):35-9
Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Endovascular and surgical treatment of chronic limb ischaemia in diabetics
Losa S. 1, Ruscazio A. 1, Faglia E. 2, Mantero M. 2, Gabrielli L. 1
1 Department of Vascular Surgery Multimedica Polyclinic, Sesto S. Giovanni (MI), Italy 2 Department of Medicine Multimedica Polyclinic, Sesto S. Giovanni (MI), Italy
Obiettivo. I pazienti diabetici presentano una prevalenza di ischemia critica cronica 4 volte più elevata rispetto alla popolazione generale con un’aspettativa di amputazione maggiore del 25% entro 1 anno. Vengono esaminati i risultati di un atteggiamento aggressivo verso questa patologia, rispetto a un atteggiamento conservativo desunto dalla letteratura.
Metodi. Dall’aprile al dicembre 2000 abbiamo trattato 50 pazienti diabetici con arteriopatia periferica e lesioni trofiche distali (59 arti trattati); 38 procedure endovascolari (36 PTA delle arterie tibiali, 1 della poplitea e 1 della femorale superficiale), 15 bypass infragenicolari (9 sulla poplitea bassa e 6 su arterie tibiali) e 5 bypass femoro poplitei sovragenicolari. In 1 caso abbiamo eseguito la sola esplorazione delle arterie tibiali. È stata sempre eseguita, prima della rivascolarizzazione, una toilette chirurgica delle lesioni trofiche; l’amputazione minore è stata eseguita mediamente dopo 10-15 giorni.
Risultati. I pazienti trattati con PTA delle tibiali sono stati valutati con TcpO2 pre e post-trattamento e controllati clinicamente. I pazienti sottoposti a procedura chirurgica sono stati controllati a 1, 2, 3, 6, 12 e 15 mesi con eco color-Doppler e valutazione clinica. Abbiamo considerato end-point primario il salvataggio dell’arto e la guarigione delle lesioni trofiche; end-point secondari la pervietà nel gruppo dei bypass, l’incremento della TcpO2 nel gruppo delle PTA delle tibiali. Il salvataggio dell’arto, ottenuto secondo la curva attuariale di Kaplan-Meier, è stato dell’89%. La guarigione delle lesioni trofiche si è avuta in 37 arti su 59 trattati; in 6 casi si è proceduto ad amputazione maggiore (3 di coscia e 3 di gamba), di cui 4 nel gruppo delle PTA e 2 nel gruppo dei bypass; 3 pazienti del gruppo PTA e 1 del gruppo dei bypass sono deceduti per cause non correlate. La pervietà dei bypass a 15 mesi, secondo le curve di Kaplan-Meier, è stata dell’80% per quelli sopragenicolari e del 69,2% per quelli infragenicolari. La TcpO2 media pre e post operatoria ha presentato un incremento da 22,37 (DS 12,78) a 49,21 (DS 16,83), (p=0).
Conclusioni. Nella nostra esperienza le procedure endovascolari distali nel paziente diabetico e/o la rivascolarizzazione chirurgica permettono di ottenere un elevato successo clinico e ridurre drasticamente il tasso di amputazioni maggiori.