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CASI CLINICI
Giornale Italiano di Chirurgia Vascolare 2000 June;7(2):135-46
Copyright © 2001 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese, Italiano
La trombosi della vena giugulare interna apparentemente sine causa (Caso clinico)
Bacciu P. P., Marongiu G. M., Canu G. L.
From the Department of Vascular Surgery (Head: Prof. P. P. Bacciu) University of Sassari, Italy
La trombosi della vena giugulare interna (TVGI) è attualmente una patologia poco frequente, ma ben conosciuta in era preantibiotica quando era associata a gravi infezioni della testa e del collo. Al momento la maggior causa di TVGI è l’uso sempre più frequente di farmaci per via endovenosa e in particolare se si utilizza una vena centrale (succlavia; giugulare esterna). Con il ricorso in ambiente ginecologico all’iperstimolazione ovarica in corso di fecondazione in vitro, sempre più numerosi sono i casi di TVGI apparsi in Letteratura. Altre importanti cause di questa particolare localizzazione trombotica sono le compressioni e/o le infiltrazioni neoplastiche (primitive o secondarie), le manipolazioni chirurgiche locali, i processi settici loco-regionali, l’estensione alle giugulari di trombosi venose presenti in altre sedi (seni della dura madre). La sintomatologia clinica, assai variabile, sostanzialmente consiste nella presenza di una tumefazione palpabile al collo, dolente e dolorabile alla pressione, di consistenza duro elastica, solitamente senza segni di infiammazione e di adenopatie. La diagnosi, in presenza di un catetere in una vena centrale, di un trauma, di una patologia neoplastica o di una trombosi venosa di un seno della dura madre, è alquanto semplice. Bisogna ricordarsi, che esistono delle forme del tutto asintomatiche e la diagnosi in tali casi avviene per puro caso in concomitanza con altri accertamenti. Il caso giunto alla nostra osservazione ci è apparso subito molto interessante in quanto riscontrato su una paziente in totale assenza dei fattori eziologici noti e con l’assoluta negatività di tutti gli accertamenti espletati (se si eccettua il trattamento con estroprogestinici per via orale). Il caso clinico osservato presso il nostro Servizio ci offre l’occasione per una rivisitazione della patologia nell’ambito della Letteratura.