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ARTICOLI ORIGINALI   

Giornale Italiano di Chirurgia Vascolare 1999 September;6(3):187-97

Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese, Italiano

Trombolisi intra-arteriosa preoperatoria negli aneurismi poplitei complicati da trombosi acuta (Risultati a lungo termine)

Palumbo N., Cevolani M., Faggioli G. L., Tedesco A., Leone M.

From the Department of Surgical Science and Anesthesiology Policlinico S. Orsola, Bologna, Italy Bologna University, Italy


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Obiettivo. Lo scopo di questo lavoro è stato di valutare l’influenza della trombolisi intra-arteriosa preoperatoria con urokinasi sui risultati del trattamento chirurgico degli aneurismi dell’arteria poplitea (AAP) complicati da trombosi acuta e d’identificare i fattori predittivi di successo della rivascolarizzazione chirurgica.
Metodi. Abbiamo studiato in maniera retrospettiva l’evoluzione dei bypass femoro-poplitei sottoarticolari effettuati tra il gennaio 1986 e il dicembre 1997 su 60 pazienti (56 maschi, 4 femmine) portatori di 75 AAP. L’età media era di 66 anni (20-82). L’eziologia era ateromasica in 73 casi (97%) e micotica in 2 casi. Gli aneurismi sono stati divisi in tre gruppi secondo la presentazione clinica e il tipo di trattamento. Il primo gruppo (GI) comprendeva 35 aneurismi non complicati e operati in elezione, il secondo gruppo (GII), comprendeva 27 aneurismi complicati da trombosi acuta e operati in elezione, ma dopo trombolisi intra-arteriosa con urokinasi; il terzo gruppo (GIII) comprendeva 13 aneurismi complicati da trombosi acuta e operati d’urgenza. In GI, 15 casi erano asintomatici e 20 casi presentavano segni d’ischemia cronica e claudicatio intermittens. Per la rivascolarizzazione, la vena safena è stata utilizzata 50 volte (67%), una protesi di politetrafluoretilene espanso (PTFe) 23 volte, dardik 2 volte. La simpaticectomia lombare è stata associata alla rivascolarizzazione 8 volte. Il follow-up medio per GI è stato di 48 mesi (1-112 mesi); per GII 46 mesi (1-120 mesi).
Risultati. I risultati sono stati ottenuti con metodo attuariale. In GI non ci sono state trombosi precoci, in GII se n’è verificata 1, e in GIII, 6, che hanno comportato altrettante amputazioni di coscia. A 4 anni, in GI il tasso di pervietà del bypass e di salvataggio dell’arto sono stati rispettivamente dell’81 e 91%; in GII, 78 e 85%; in GIII, 44 e 54%. Non vi è stata mortalità postoperatoria in GI, 1 caso in GII e GIII. I fattori che hanno contribuito in maniera significativa alla pervietà del bypass e al salvataggio dell’arto sono stati: la durata dell’ischemia acuta (p<0,005), la permeabilità dell’aneurisma (p<0,001) e l’esistenza di almeno due arterie di gamba pervie (p<0,002) al momento dell’intervento. Gli ultimi due fattori sono stati influenzati positivamente dalla trombolisi, nei pazienti con trombosi acuta.
Conclusioni. L’uso della trombolisi intra-arteriosa preoperatoria negli AAP complicati da trombosi acuta dà buoni risultati a breve e lungo termine, migliori di quelli ottenuti col trattamento chirurgico d’urgenza.

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