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Giornale Italiano di Chirurgia Vascolare 1999 September;6(3):181-6
Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese, Italiano
Il destino dell’ottuagenario operato di aneurisma dell’aorta addominale (Studio retrospettivo)
Mainente A., Nano G., Tealdi D. G.
From the Department and Division of Vascular Surgery (Head: Prof. D. G. Tealdi) San Donato Hospital University of Milan, Milan, Italy
Obiettivo. In ragione dell’incremento della aspettativa di vita media della popolazione, si assiste al giorno d’oggi ad un incremento dell’incidenza diagnostica della patologia aneurismatica nei pazienti ultraottantenni.
Metodi. Si sono quindi raccolti i dati relativi all’incidenza di patologia aneurismatica nei pazienti ultraottuagenari in un periodo relativo a 10 anni di attività, ai fini di potere valutare se l’atto di correzione chirurgica della lesione stessa potesse cambiare in modo significativo l’aspettativa di vita rispetto a quella media della popolazione ultraottantenne che risulta essere di circa 5 anni. Su un totale di 1298 pazienti operati di endoaneurismectomia, la popolazione ultraottantenne oggetto del nostro studio ne rappresenta il 26%, cioè 71, con un numero di 56 pazienti (22%) operati in elezione e 15 (4%) operati in urgenza.
Risultati. I dati emersi, relativi alla ricerca, depongono a favore del fatto che, a distanza di circa 54 mesi dall’intervento chirurgico di endoaneurismectomia tradizionale, i pazienti ultraottantenni risultano essere deceduti in oltre l’82% dei casi. Il decesso risulta essere associato o a complicazioni fatali relative a fattori di rischio preesistenti o all’evoluzione di patologie indipendenti dalla malattia aneurismatica.
Conclusioni. In conclusione il lavoro porta a ripensare l’atteggiamento di trattare chirurgicamente il paziente ultraottantenne perseguito fino ad oggi: se riservare tale opportunità a quei casi più favorevoli in rapporto allo stato clinico del paziente o che per situazioni contingenti si presentano con il carattere dell’urgenza.