![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Publication history |
Estratti |
Permessi |
Per citare questo articolo |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
PICTORIAL ESSAY
Journal of Radiological Review 2020 September-October;7(5):367-75
DOI: 10.23736/S2723-9284.20.00048-8
Copyright © 2020 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano, Inglese
Sanguinamenti attivi conseguenti a trauma pelvico: imaging e trattamento endovascolare
Francesco PANE ✉, Antonio BORZELLI, Milena COPPOLA, Francesco GIURAZZA, Francesco AMODIO, Fabio CORVINO, Mattia SILVESTRE, Giuseppe DE MAGISTRIS, Gianluca CANGIANO, Enrico CAVAGLIÀ, Raffaella NIOLA
Unit of Vascular and Interventional Radiology, AORN Antonio Cardarelli, Naples, Italy
I traumi del bacino rappresentano un’entità non rara che richiedono attenta gestione che deve essere realizzata da un team multidisciplinare a causa degli elevati tassi di mortalità. Risultano causati nei giovani prevalentemente da impatti ad alta energia e negli anziani da quelli a bassa, tuttavia i pazienti possono manifestare emorragia che in maggior parte è di tipo venoso, nei casi in cui sia arteriosa è necessario un tempestivo trattamento. La diagnostica per immagini svolge un ruolo cruciale, grazie all’ausilio della tomografia computerizzata multidetettore vengono sia evidenziati i pattern fratturativi che gli eventuali siti di sanguinamento (alto/basso flusso). In considerazione della stabilità/instabilità meccanica ed emodinamica diversi possono essere i presidi impiegati ed approcci adoperati, tra questi, in presenza di blush attivi, l’angio-embolizzazione consente in un primo tempo l’identificazione del sito emorragico e successivamente l’esclusione dello stesso mediante un’embolizzazione “cucita su misura”. Nell’articolo di seguito, mostriamo le diverse caratteristiche angiografiche dei sanguinamenti attivi conseguenti a traumi del cingolo pelvico (a seconda della tipologia di frattura e delle condizioni emodinamiche), sottolineando il ruolo chiave della radiodiagnostica nella diagnosi precoce e dell’angio-embolizzazione come metodica mini-invasiva risolutiva nel consentire un arresto immediato della fonte di perdita ematica e consequenziale miglioramento degli outcomes di sopravvivenza.
KEY WORDS: Embolizzazione, terapeutica; Angiografia; Tomografia computerizzata multidetettore