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Il Giornale Italiano di Radiologia Medica 2019 Novembre-Dicembre;6(6):612-8
DOI: 10.23736/S2283-8376.19.00235-3
Copyright © 2019 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano, Inglese
Utilità dell’ultrasonografia, della tomografia computerizzata e della risonanza magnetica nella diagnosi di pielonefrite xantogranulomatosa
Caterina GAUDIANO ✉, Elisa SESSAGESIMI, Federica CICCARESE, Beniamino CORCIONI, Rita GOLFIERI
Department of Radiology, St. Orsola-Malpighi Hospital, University of Bologna, Bologna, Italy
La pielonefrite xantogranulomatosa (PXG) è una forma atipica di processo infiammatorio granulomatoso cronico comunemente associato ad infezione recidivante e ostruzione cronica della via urinaria, in particolare causata da nefrolitiasi. Questa condizione patologica spesso causa la completa distruzione del parenchima renale con conseguente grave compromissione della sua funzione. Per questo motivo, è spesso necessaria una nefrectomia totale o parziale. L’analisi di imaging integrato è molto utile per diagnosticare la malattia e valutare tutte le informazioni che possono influenzare le decisioni terapeutiche. In questo lavoro, viene descritto un caso di una donna di 51 anni con PXG unilaterale studiata mediante ultrasonografia addominale (US), tomografia computerizzata con mezzo di contrasto (TC) e risonanza magnetica (RM) con imaging pesato in diffusione (DWI) per valutare ed integrare tutte le informazioni provenienti da diverse modalità di imaging. Particolare enfasi viene posta sul ruolo potenziale della DWI come prezioso strumento nella valutazione diagnostica preoperatoria di questa malattia.
KEY WORDS: Pielonefrite xantogranulomatosa, Urografia; Tomografia computerizzata multidetettore; Ultrasonografia; Risonanza magnetica; DWI renale