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ORIGINAL ARTICLE
Il Giornale Italiano di Radiologia Medica 2019 Luglio-Agosto;6(4):301-8
DOI: 10.23736/S2283-8376.19.00211-0
Copyright © 2019 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano, Inglese
Ruolo della risonanza magnetica multiparametrica e della biopsia fusion RM/Eco guidata nei pazienti con tumore della prostata a basso rischio candidati alla sorveglianza attiva
Federica CICCARESE 1 ✉, Caterina GAUDIANO 1, Beniamino CORCIONI 1, Riccardo SCHIAVINA 2, Michelangelo FIORENTINO 3, Francesca GIUNCHI 3, Eugenio BRUNOCILLA 2, Rita GOLFIERI 1
1 Unit of Radiology, Department of Diagnostic and Preventive Medicine, S. Orsola-Malpighi Hospital, Bologna, Italy; 2 Unit of Urology, S. Orsola-Malpighi Hospital, Bologna, Italy; 3 Unit of Pathology, S. Orsola-Malpighi Hospital, Bologna, Italy
OBIETTIVO: Valutare l’impatto della risonanza magnetica multiparametrica (RMmp) e della biopsia fusion nell’inquadramento dei pazienti con tumore della prostata a basso rischio candidabili alla sorveglianza attiva (SA), al fine di ridurre i casi di sottostadiazione di malattia.
METODI: Tra gennaio 2016 e febbraio 2018 sono state eseguite 97 RMmp in pazienti con indicazione clinica alla SA; i risultati RM sono stati espressi utilizzando lo score PIRADS (Prostate Imaging Reporting and Data System) v2.1. Tra i pazienti con reperti dubbi o sospetti (PIRADS≥3), 26 sono stati sottoposti a biopsia fusion RM/Eco guidata; i risultati istologici sono stati analizzati e correlati al dato RM.
RISULTATI: La RM ha documentato reperti benigni (PIRADS 1-2) in 42/97 pazienti (43.3%), mentre nei restanti 55/97 (56.7%) sono stati riscontrati reperti anomali: 39/97 (40.2%) PIRADS 3, 14/97 (14.4%) PIRADS 4 e 2/97 (2.1%) PIRADS 5. Sono stati sottoposti a biopsia fusion 26 pazienti (17 con PIRADS 3, 7 con PIRADS 4, 2 con PIRADS 5); in 17/26 (65.4%) è stato riscontrato un Gleason Score≥7 ed in particolare in 10/17 (58.8%) dei PIRADS 3, 5/7 (71.4%) dei PIRADS 4 e 2/2 (100%) dei PIRADS 5.
CONCLUSIONI: Più della metà dei pazienti in SA mostra delle anomalie RM ed il rischio di upstaging aumenta al crescere del PIRADS; la biopsia fusion permette di chiarire il significato dei reperti RM, identificando in un’alta percentuale dei casi (65.4%) un tumore della prostata istologicamente più aggressivo. Pertanto, la RM con eventuale biopsia fusion andrebbe proposta in tutti i pazienti in SA per un corretto inquadramento diagnostico.
KEY WORDS: Sorveglianza attiva; Carcinoma prostatico; Risonanza Magnetica; Biopsia target