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Il Giornale Italiano di Radiologia Medica 2019 Maggio-Giugno;6(3):197-203
DOI: 10.23736/S2283-8376.19.00209-2
Copyright © 2019 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano, Inglese
Incremento dell’attività di RM multiparametrica della prostata: esperienza di un centro a elevato volume di attività
Caterina GAUDIANO 1 ✉, Beniamino CORCIONI 1, Federica CICCARESE 1, Monica GARATTONI 1, Riccardo SCHIAVINA 2, Francesca GIUNCHI 3, Maria NTRETA 4, Michelangelo FIORENTINO 3, Eugenio BRUNOCILLA 2, Rita GOLFIERI 1
1 Department of Radiology, St. Orsola-Malpighi Hospital, University of Bologna, Bologna, Italy; 2 Department of Urology, St. Orsola-Malpighi Hospital, University of Bologna, Bologna, Italy; 3 Laboratory of Oncologic Molecular Pathology, St. Orsola-Malpighi Hospital, University of Bologna, Bologna, Italy; 4 Center of Radiation Oncology, St. Orsola-Malpighi Hospital, University of Bologna, Bologna, Italy
OBIETTIVO: Analizzare l’incremento di attività di Risonanza Magnetica multiparametrica (RMmp) nella valutazione dei pazienti con tumore prostatico (CaP).
METODI: Sono state catalogate le RMmp eseguite in un periodo di 25 mesi secondo le indicazioni cliniche (diagnosi, stadiazione, sorveglianza attiva e follow-up dopo trattamento primario). Sono stati valutati: i reperti PIRADS (Prostate Imaging Reporting and Data System) v. 2, nella diagnosi; la presenza di estensione extra-capsulare (EEC) ed infiltrazione delle vescicole seminali (IVS), nella stadiazione; la conferma di malattia indolente oppure l’upgrade radiologico, nella sorveglianza attiva; la presenza di recidiva locale, nel follow-up. Per tutti questi valori sono stati riportati i dati di incremento assoluti e percentuali.
RISULTATI: Sono state effettuate 1034 RMmp della prostata con incremento del 341%. Le indicazioni erano così suddivise: diagnosi (73%), stadiazione (9%), sorveglianza attiva (13%) e follow-up (5%). Nella diagnosi, i risultati in termini di PIRADS erano: categorie 1 e 2 (69%), categoria 3 (19%), categorie 4 e 5 (12%). Nella stadiazione, EEC era presente in 26 su 94 (28%) e IVS in 10 su 94 (11%) pazienti. Nella sorveglianza attiva, la RMmp ha confermato una malattia indolente in 66 su 138 (48%) pazienti e ha dimostrato un upgrade radiologico in 72 su 138 (52%) pazienti. Nel follow-up, la RMmp ha dimostrato recidiva locale in 20 su 52 (38%) pazienti.
CONCLUSIONI: I risultati di questo studio hanno dimostrato un notevole incremento dell’attività di RMmp nell’arco di 25 mesi per tutte le indicazioni cliniche ed in particolare nella diagnosi, in cui essa viene usata sempre più come screening, e nella sorveglianza attiva, sebbene in questo contesto il suo ruolo non sia ancora chiaramente stabilito.
KEY WORDS: Risonanza magnetica; Tumore prostatico; Sorveglianza attiva