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CASO CLINICO
Il Giornale Italiano di Radiologia Medica 2018 Novembre-Dicembre;5(6):763-7
DOI: 10.23736/S2283-8376.18.00134-1
Copyright © 2018 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Un caso di sindrome di Boerhaave in un paziente alcolista: semeiotica TC
Corradino SAMARELLI 1 ✉, Mariantonietta FRANCAVILLA 1, Annarita MILELLA 1, Caterina CAMPAGNA 2, Michele VENDOLA 3, Amato A. STABILE IANORA 1
1 Sezione di Diagnostica per Immagini, Dipartimento interdisciplinare di Medicina, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Bari, Italia; 2 U.O.C. di Radiodiagnostica Universitaria, Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari, Bari, Italia; 3 U.O. di Radiologia, ASL BA, Ospedale Umberto I, Corato, Bari, Italia
La sindrome di Boerhaave o rottura spontanea dell’esofago rappresenta una rara entità clinica, con un’incidenza di 1:6000 e una mortalità che varia dal 10 al 40%. Si osserva più frequentemente in soggetti di età compresa tra i 40 e i 60 anni, in genere di sesso maschile (rapporto maschi/femmine 2:1), forti bevitori. La rottura è conseguente alla brusca e improvvisa distensione dell’esofago distale in corso di sforzi a glottide chiusa, in grado di provocare un significativo e rapido incremento della pressione endoluminale, spesso durante lo sforzo del vomito. Riportiamo il caso di un paziente di sesso maschile di 42 anni con storia di potus, ulcera duodenale ed esofagite da reflusso che giunge in pronto soccorso per dorsalgia e vomito. Il paziente, dopo circa 10 ore dall’esordio clinico della sintomatologia, è stato sottoposto ad esame TC toraco-addominale con iniezione endovenosa di mezzo di contrasto, che ha evidenziato reperti compatibili con lacerazione dell’esofago distale. Successivamente il paziente, dopo intervento chirurgico di raffia esofagea, ha ripetuto indagine TC toraco-addominale previa somministrazione di mezzo di contrasto iodato idrosolubile per os che ha documentato la risoluzione del quadro. La brevità dell’intervallo di tempo tra l’insorgenza dei sintomi e la diagnosi posta con l’esame TC, seguita da un corretto trattamento, migliora la prognosi della sindrome di Boerhaave e ne scongiura le gravi complicanze, quali mediastinite acuta, empiema pleurico e sepsi.
KEY WORDS: Boerhaave syndrome - Alcoholism - Tomography, X-ray computed