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ARTICOLO ORIGINALE
Il Giornale Italiano di Radiologia Medica 2018 Gennaio-Febbraio;5(1):73-80
DOI: 10.23736/S2283-8376.17.00008-0
Copyright © 2017 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Ruolo delle sequenze di risonanza magnetica multiparametrica nella caratterizzazione delle lesioni prostatiche della zona periferica sospette per carcinoma e valore del PI-RADS 3
Eliodoro FAIELLA, Domiziana SANTUCCI ✉, Federico GRECO, Giuseppina PACELLA, Bruno BEOMONTE ZOBEL, Rosario F. GRASSO
Dipartimento di Scienze Radiologiche, Università Campus Bio-Medico di Roma, Roma, Italia
OBIETTIVO: Valutazione delle diverse sequenze di Risonanza Magnetica multiparametrica (RMmp) nell’identificazione e caratterizzazione delle lesioni sospette per carcinoma prostatico (CaP).
METODI: Sono state analizzate retrospettivamente 96 RMmp (1.5T) e 137 lesioni prostatiche della zona periferica (ZP) sospette per CaP e bioptizzate tramite tecnica di fusione eco-RM. Ogni esame prevedeva sequenze T2, diffusione (DWI/ADC), T1 post-contrastografiche (DCE), e analisi spettroscopica (MRSI). Le lesioni sono state classificate con sistema PI-RADS versione1; le lesioni PI-RADS≥3 sono state bioptizzate e, nel caso di malignità, divise in cinque classi di Gleason. Sono state definite sensibilità, specificità, falsi positivi e falsi negativi per ogni sequenza, includendo ed escludendo nelle lesioni considerate positive, quelle con punteggio di PI-RADS3. L’ANOVA ha correlato il PI-RADS con il Gleason per ogni sequenza. Il test Rho di Spearman ha confrontato il PI-RADS con il risultato istologico (lesioni benigne vs. maligne), e con il Gleason.
RISULTATI: La massima sensibilità era nelle sequenze T2 e DWI (100% e 98%), sia includendo che escludendo PI-RADS3, la massima specificità nelle sequenze post-contrastografiche e spettroscopiche (97% e 100% escludendo il PI-RADS3 e 71% e 98% includendo il PI-RADS3). Vi era correlazione significativa tra T2, DCE e MRSI (P<0,05) e Gleason. Vi era correlazione significativa tra PI-RADS e risultato istologico (P<0,01) per tutte le sequenze, e tra PI-RADS e Gleason per le sequenze T2 e MRSI (P<0,01) e DCE (P<0,05).
CONCLUSIONI: Le sequenze T2 e DWI/ADC rappresentano le migliori sequenze nell’identificazione delle lesioni sospette, (massima sensibilità), successivamente meglio caratterizzabili nelle DCE e MRSI (massima specificità).
KEY WORDS: Magnetic resonance imaging - Prostate - Prostatic neoplasms