![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
DIALISI: AGGIORNAMENTI
Minerva Urologica e Nefrologica 2012 September;64(3):191-8
Copyright © 2012 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Disfunzione autonomica cardiaca in pazienti emodializzati valutata mediante la variabilità della frequenza cardiaca
Christensen J. H. ✉
Department of Nephrology, Aalborg Hospital, Aarhus University Hospital, Aalborg, Denmark
La morte cardiaca improvvisa (sudden cardiac death, SCD) è un problema importante in pazienti sottoposti a emodialisi (hemodyalisis, HD) con insufficienza renale in stadio terminale (end stage renal disease, ESRD) e sono stati identificati numerosi fattori di rischio. Un problema importante potrebbe essere la disfunzione autonomica, osservata in oltre il 50% dei pazienti con ESRD. La disfunzione autonomica, e in particolare la disfunzione cardiaca autonomica, è associata a un elevato rischio di aritmie ventricolari che possono eventualmente portare a una SCD. Un metodo non invasivo per misurare la funzione autonomica cardiaca è quello di valutare la variabilità della frequenza cardiaca (heart rate variability, HRV). La presente rassegna si concentrerà sulla HRV in pazienti sottoposti a emodialisi. I pazienti con ESRD hanno una HRV compromessa e ciò potrebbe parzialmente spiegare il loro elevato rischio di SCD. Alcuni studi d’intervento condotti in pazienti emodializzati usando la HRV quale parametro surrogato sono stati pubblicati e vengono discussi nella presente rassegna.