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UROLOGIC ONCOLOGY
Minerva Urologica e Nefrologica 2009 June;61(2):109-13
Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Ruolo emergente della terapia neoadiuvante mirata nel carcinoma a cellule renali
Maruschke M., Hakenberg O. W.
Department of Urology, Rostock University Rostock, Germany
Il carcinoma a cellule renali (RCC) rimane tuttora il cancro urologico con la peggior prognosi nei casi di stadio avanzato della malattia. Il trattamento chirurgico rappresenta l’unica opzione di trattamento con intento curativo nel caso della malattia localizzata ed è associato a elevati tassi di sopravvivenza malattia-specifici. Negli ultimi anni, la chirurgia conservativa ha assunto un ruolo clinico sempre maggiore, avendo raggiunto tassi di sopravvivenza libera-da-malattia sovrapponibili a quelli associati alla nefrectomia radicale, mentre riduce sia la morbilità renale che quella cardiovascolare a lungo termine, sempre rispetto alla nefrectomia radicale. Tuttavia, la presenza di metastasi linfonodali da RCC peggiora drasticamente la prognosi. A differenza di altre malattie neoplastiche maligne urologiche, la linfoadenectomia associata al trattamento chirurgico primario – nonostante sia considerata lo standard di trattamento – non migliora i risultati oncologici.