![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
REVIEW
Minerva Urologica e Nefrologica 2008 September;60(3):159-75
Copyright © 2008 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Stato dell’arte della nefrolitotomia percutanea nel trattamento della nefrolitiasi
Yuhico M. P., Ko R.
Department of Urology, Nepean Hospital University of Sydney, Sydney, Australia
I calcoli renali voluminosi (>2 cm) costituiscono una patologia frequente che affligge tutti i gruppi di popolazione nel mondo e può esitare in gravi complicanze se non trattata. Il trattamento di questa patologia si è enormemente evoluto negli ultimi settanta anni con l’avvento della chirurgia mini-invasiva. Tra queste, riveste un ruolo fondamentale la nefrolitotomia percutanea (PCNL). Essa ha comportato una riduzione della degenza ospedaliera, del dolore postoperatorio, e una più rapida convalescenza, rispetto ai precedenti criteri della chirurgia tradizionale a cielo aperto. La PCNL è soltanto una delle molteplici opzioni di trattamento mini-invasivo disponibili per tale patologia, ma rimane tuttora la più efficace in tutti i gruppi di pazienti. Comunque, essa continua ad essere una delle procedure in ambito urologico più complesse, che se non effettuata in modo adeguato, può essere associata a gravi complicanze. Il perfezionamento delle tecniche, il miglioramento delle attrezzature e l’incremento dell’esperienza clinica hanno consentito di migliorare i tassi di assenza di recidiva di calcolosi delle vie urinarie con una morbilità accettabile per il paziente. In questo articolo, gli autori presentano una revisione degli aspetti tecnici, i risultati e l’attuale ruolo della PCNL nel trattamento di calcoli renali volumonosi.