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REVIEW  ARGOMENTI DI PUNTA IN NEFROLOGIA NEL 2007 

Minerva Urologica e Nefrologica 2007 September;59(3):269-79

Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Nuove evidenze sulla sclerosi peritoneale incapsulante quale sequela della dialisi peritoneale a lungo termine - cosa possiamo fare?

Alscher D. M., Reimold F.

Division of General Internal Medicine and Nephrology Department of Internal Medicine Robert-Bosch-Hospital, Stuttgart, Germany


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Con la dialisi peritoneale (peritoneal dialysis: PD) di lunga durata si è osservata una patologia particolare, la cosiddetta sclerosi peritoneale incapsulante (encapsulating peritoneal sclerosis: EPS). I reperti fondamentali degli ultimi stadi della malattia sono l’ostruzione intestinale in conseguenza della malnutrizione. Per una diagnosi precisa sono fondamentali gli aspetti radiologici e anatomopatologici (la triade “tipico quadro clinico-radiologico-anatomopatologico”). Il centro del processo patologico della EPS è rappresentato dalla fibrosi proliferativi e dalla sclerosi del peritoneo che porta in seguito alla formazione del tipico “bozzolo” e all’ostruzione. Nella EPS troviamo nel peritoneo quantità aumentate di VEGF che rappresentano la pietra miliare dell’aumentata neoangiogenesi e dell’essudazione ematica con matrice fibrinosa sul peritoneo che favoriscono la proliferazione dei fibroblasti. Inoltre, nella EPS il numero di mastociti è diminuito, così come la chinasi e altri enzimi fibrinolitici. L’ipotesi del “plasma leak” pone la fibrina al centro del processo e i nostri dati aiutano a spiegare la maggior parte della fisiopatologia. Dal momento che la mortalità della ESP è ancora elevata, si dovrebbero enfatizzare gli aspetti preventivi. Dal momento che il glucosio e gli endoprodotti glicati avanzati (advanced glycation endoproducts: AGEs) compresi i prodotti di degradazione del glucosio (glucose degradation products: GDPs) sono responsabili della fibrosi e della sclerosi del peritoneo, vengono raccomandate soluzioni per dialisi peritoneale biocompatibili, con quantità ridotte di AGEs e di GDPs. Inoltre, è molto importante un attento monitoraggio dei pazienti, specialmente dopo 5-8 anni di PD. Ai primi segni di EPS è necessario interrompere la PD. Con un tale approccio, la maggior parte degli stadi finali di WEPS può essere evitata.

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