![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
REVIEWS
Minerva Urologica e Nefrologica 2005 December;57(4):247-60
Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Effetti renali degli agonisti PPARγ
Izzedine H. 1, Launay-Vacher V. 1, Buhaescu I. 1, Heurtier A. 2, Baumelou A. 1, Deray G. 1
1 Department of Nephrology Pitie Salpetriere Hospital, Paris, France 2 Department of Diabetologia Pitie Salpetriere Hospital, Paris, France
I ligandi PPARγ, comprendenti i tiazolidinedioni, sono recentemente diventati disponibili per il trattamento del diabete mellito insulino resistente. Le evidenze che si stanno accumulando suggeriscono che questi farmaci non solo migliorano significativamente la sensibilità all’insulina, ma che essi possono anche avere un effetto antiproteinurico nei roditori diabetici geneticamente obesi e nei pazienti con diabete di tipo II e nefropatia diabetica. Inoltre, il troglitazone riduce l’espressione delle proteine ECM e trasforma il fattore β di crescita nei glomeruli dei ratti in cui è stato indotto diabete con streptozotocina. Molte altre proprietà, compresi l’effetto antiproteinurico, emodinamico e anti-ipertensivo nel diabete mellito insulino dipendente suggeriscono che i ligandi PPARγ possano avere un effetto diretto, benefico, sul rene, indipendente dalla loro capacità di migliorare la tolleranza al glucosio. Oltre ai loro effetti antidiabetici, i tiazolidinedioni si sono dimostrati in grado, attraverso diversi meccanismi, di diminuire la pressione arteriosa nei pazienti diabetici con ipertensione e in quelli con nefropatia diabetica. Diversi studi hanno evidenziato l’efficacia degli agonisti PPARγ nel ritardare la progressione della glomerulosclerosi. L’effetto è indipendente dagli effetti sull’insulina e potrebbe solo essere parzialmente dovuto agli effetti sui lipidi. Questi effetti protettivi sul rene degli agonisti PPARγ suggeriscono che essi possono rappresentare una nuova strategia di intervento per prevenire la sclerosi vascolare e glomerulare.