Home > Riviste > Minerva Urology and Nephrology > Fascicoli precedenti > Minerva Urologica e Nefrologica 2005 September;57(3) > Minerva Urologica e Nefrologica 2005 September;57(3):151-63

ULTIMO FASCICOLO
 

JOURNAL TOOLS

Opzioni di pubblicazione
eTOC
Per abbonarsi
Sottometti un articolo
Segnala alla tua biblioteca
 

ARTICLE TOOLS

Estratti
Permessi
Share

 

REVIEWS   

Minerva Urologica e Nefrologica 2005 September;57(3):151-63

Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Complicanze dell’accesso venoso in corso daily dialisi: revisione sistematica della letteratura

Shurraw S. 1, Zimmerman D. 1, 2

1 Department of Internal Medicine University of Ottawa, Ottawa, ON, Canada 2 Division of Nephrology, Kidney Research Centre Ottawa, ON, Canada


PDF


I pazienti trattati per nefropatia in stadio terminale hanno un’aspettativa di vita più breve e una qualità di vita peggiore rispetto alla popolazione generale. Nel tentativo di migliorare il decorso di questa popolazione di pazienti sono stati intrapresi pochi nuovi approcci terapeutici. Con l’emodialisi, un aumento della sua frequenza e/o della sua durata è stata associata a miglioramenti per quanto riguarda l’anemia, l’ipertrofia ventricolare sinistra, l’ipertensione, l’iperfosfatemia, l’alimentazione e la qualità di vita.
Tuttavia, l’accesso a queste promettenti modalità di emodialisi è rimasto limitato. Le ragioni per cui questo avviene sono numerose, ma uno dei problemi è rappresentato dalla potenziale maggiore comparsa di complicanze legate all’accesso venoso con l’aumento della frequenza di incannulazione per una fistola/graft arterovenosa e per la connessione ad un catetere venoso centrale.
In questa revisione sistematica della letteratura abbiamo identificato tutti gli studi pubblicati che comprendevano 10 o più pazienti sottoposti ad emodialisi con frequenza giornaliera e che riferivano dati quantitativi circa le complicanze legate all’accesso venoso. Dodici studi hanno soddisfatto i nostri criteri di inclusione.
I tassi globali di complicanze legate all’accesso venoso non sembrano essere aumentati e sono, forse, persino diminuiti nell’emodialisi giornaliera rispetto a quella classica trisettimanale. Le fistole arterovenose rappresentano l’accesso vascolare di scelta per l’emodialisi con frequenza giornaliera; tuttavia, in 2 studi eseguiti nel nord America è stato riferito un aumento del tasso di complicanze di questi accessi non statisticamente significativo. Le ragioni di ciò non sono chiare e richiedono ulteriori ricerche.

inizio pagina