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Minerva Urologica e Nefrologica 2001 June;53(2):93-7
Copyright © 2001 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Il significato della «metaplasia atipica» nel follow-up dei pazienti operati per carcinoma vescicale
Giovagnoli M. R., Rocchi M., Grillo L., Vecchione A.
Università degli Studi «La Sapienza» - Roma II Facoltà di Medicina e Chirurgia Scuola di Specializzazione in Oncologia II
Obiettivo. Lo scopo di questo studio è quello di valutare l’efficacia della citologia urinaria e la sua capacità di evidenziare precocemente la ripresa della malattia neoplasia durante il follow-up dei pazienti operati per carcinoma vescicale. In particolare quanto una diagnosi citologica di ripresa di malattia possa essere affidabile e/o predittiva di lesione evidenziabile alla cistoscopia.
Metodi. Lo studio, svolto nel laboratorio di Citopatologia del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Patologia dell’Università «La Sapienza» di Roma, include 30 pazienti tutti di sesso maschile e di età superiore ai 50 anni. In 25 pazienti era presente pregresso carcinoma vescicale, mentre in 5 vi era un’anamnesi positiva per carcinoma prostatico. Tali pazienti hanno eseguito periodicamente la citologia urinaria.
Risultati. La diagnosi citologica ha messo in evidenza la ripresa della malattia nel 30% dei casi e l’assenza della patologia neoplastica nel 70% dei casi. In tutti i casi in cui la citologia urinaria risultava negativa, l’assenza della malattia è stata confermata anche dalle cistoscopie eseguite durante il follow-up. Fra i casi risultati positivi per metaplasia atipica: 2 pazienti (33,3%) hanno sviluppato a distanza di 5-8 mesi carcinoma vescicale; 4 pazienti (66,6%) non hanno evidenziato la ripresa del processo neoplastico.
Conclusioni. Abbiamo ottenuto una sensibilità del 100%; una specificità dell’81%; un valore predittivo positivo di 0,66; un valore predittivo negativo pari a 1.