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Minerva Urologica e Nefrologica 2000 December;52(4):173-8
Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Pielonefrite xantogranulomatosa (Nostra esperienza e review della letteratura)
Mattace Raso D., Autorino R., Schiavo M., D’Armiento M.
Università degli Studi «Federico II» - Napoli Servizio di Endourologia, Clinica Urologica
Obiettivo. Descriviamo 10 casi di pielonefrite xantogranulomatosa (PXG) con le relative considerazioni diagnostiche e terapeutiche ed analizziamo le altre esperienze riportate in letteratura.
Metodi. Abbiamo rivalutato retrospettivamente le caratteristiche cliniche, di laboratorio e radiologiche di 10 pazienti sottoposti a nefrectomia presso il nostro Istituto, dall’ottobre 1993 al marzo 2000, con diagnosi anatomopatologica postoperatoria di pielonefrite xantogranulomatosa.
Risultati. Il sintomo più frequente era stato il dolore al fianco. Tutti i pazienti avevano presentato leucocitosi. L’urinocoltura era positiva per Proteus Mirabilis in quattro pazienti (40%) e per E. Coli in tre (30%). In tutti i pazienti erano state effettuate un’ecografia ed un’urografia; sei pazienti (60%) erano stati sottoposti a TC e, di questi, due (20%) a RM. In sei pazienti (60%) era associata calcolosi urinaria, che era del tipo ramificato in quattro di essi (40%). La patologia è stata unilaterale in tutti i casi, interessando in sei casi il rene destro ed in quattro quello sinistro. In tre casi (30%) si è presentata in forma focale. Il trattamento è stato sempre chirurgico ed è consistito in una nefrectomia; un approccio chirurgico conservativo è stato utilizzato in due casi (20%). Al follow-up 4 pazienti (40%) hanno mostrato infezioni urinarie ricorrenti. In nessun paziente si è avuta recidiva di malattia.
Conclusioni. PXG è una patologia infiammatoria cronica poco comune spesso associata ad infezioni urinarie ricorrenti e/o calcolosi urinaria. La presentazione clinica è aspecifica per cui la diagnosi differenziale con altre patologie renali diventa difficile. Un esame TC può essere di aiuto per formulare la diagnosi. Il trattamento è chirurgico e consiste in una nefrectomia, mentre un approccio conservativo può essere riservato in alcuni casi alla forma focale. Sono stati inoltre descritti casi trattati con terapia antibiotica.