CASI CLINICI   

Minerva Urologica e Nefrologica 2000 March;52(1):37-43

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lingua: Italiano

Ematomi renali spontanei (Descrizione di 4 casi)

Torricelli P., Lo Russo S., Renzi E. **, Tazzioli G. *

Università degli Studi - Modena Dipartimento di Scienze Mediche, Oncologiche e Radiologiche Sezione di Scienze Radiologiche *Dipartimento di Chirurgia I Clinica Chirurgica **AUSL. n. 40 Riccione (Rimini) Ospedale Ceccarini Servizio di Radiologia

Gli ematomi renali o perirenali spontanei costituiscono una evenienza clinica grave anche se rara ed è imporatante una diagnosi precoce ai fini della programmazione terapeutica.
È necessario sospettare sempre l’ematoma renale spontaneo in presenza di un dolore lombare acuto soprattutto perché, in oltre il 60% dei casi, è sostenuto da cause di tipo tumorale. In minor misura è secondario a patologie vascolari ed infettive del rene. Nel 5-15% dei casi non è invece possibile individuare alcuna causa.
Vengono presentati 4 casi di ematoma renale spontaneo di particolare interesse sia per la rarità della patologia, sia per la peculiarità dei quadri di imaging; la sola terapia medica in tutti i 4 i casi ha portato alla loro risoluzione.
Sulla base della nostra esperienza, in accordo con quanto descritto in letteratura, le metodiche di imaging elettive sono rappresentate dall’ecografia e dalla TC. Infatti, se si esclude l’arteriografia selettiva renale (da utilizzare nel sospetto di patologie di tipo vascolare) l’ecografia è in grado di porre diagnosi di ematoma renale, ma la TC può definirne con precisione l’estensione e soprattutto identificare nella maggior parte dei casi la causa. La RM non ha offerto, nella nostra esperienza, rilevanti informazioni aggiuntive rispetto alla TC.