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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Urologica e Nefrologica 1999 December;51(4):197-201

Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

IL TB-test nella diagnosi della tubercolosi «chiusa» dell’apparato urinario (Studio preliminare)

Fischetti G., Lombardo G., Barrese F., Morello P., Cuzari S., Cristini C.

Università degli Studi di Roma, «La Sapienza» - Roma, Policlinico «Umberto I» - Roma, Dipartimento di Urologia «U. Bracci» SS IV Divisione


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Obiettivo. La Tubercolosi (TBC) è una malattia estesa in tutto il mondo con un’elevatissima incidenza nei paesi meno sviluppati.
La localizzazione tubercolare a carico dell’apparato urinario è stata riscontrata nell’8-10% dei casi totali nei paesi evoluti e dei 20% nei paesi del Terzo Mondo.
La nostra ricerca ha cercato di evidenziare una metodica diagnostica applicabile alle forme di TBC dell’apparato urinario così dette «chiuse», cioè quelle in cui la ricerca batteriologica e colturale del BK è stata negativa, ma il sospetto sia clinico che semeiotico ha posto l’indicazione per un ulteriore approfondimento; tali forme rappresentano il 10% del totale.
Metodi. Lo studio prospettico è stato condotto allo scopo di titolare la frazione antigenica A60 del gruppo di Antigeni Macromolecolari Termostabili (TMA), che fanno parte del pool degli antigeni liposolubili costituenti la parete cellulare e rappresentano il principale costituente della Tubercolina e del Derivato Proteico Purificato (PPD).
L’identificazione ed il dosaggio dell’antigene A60, in grado di stimolare sia la risposta anticorpale che cellulo-mediata, è stato condotto con il metodo ELISA, al fine di individuare anticorpi IgG ed IgM specifici (TB-test).
Sono stati selezionati 29 pazienti, 11 uomini e 18 donne, con storia clinica di manifestazioni sintomatologiche infettive delle alte e basse vie urinarie ricorrenti e resistenti alle comuni terapie antibiotiche, che mostravano all’esame urinario nel 96,5% dei casi un pH urinario acido associato a piuria ed all’esame Rx urografico lesioni calico/pieliche e/o delle vie escretrici.
Risultati. Sette pazienti (24%) hanno manifestato una forma di TBC urinaria di tipo areattivo (AA) o di reattività intermedia (Rl,AI), sei pazienti (20,64%) hanno presentato una TBC reattiva o in via di guarigione, quindici pazienti (51,6%) sono risultati negativi al TB-test, e sottoposti ad un follow-up di un anno, non hanno mostrato successivamente positività alle metodiche per la ricerca del Bacillo di Koch.
Conclusioni. Il TB-test metodo diagnostico di rapida esecuzione, di costo non eccessivo, è a giudizio degli Autori un valido aiuto per la diagnosi delle forme «chiuse» di TBC dell’apparato urinario.

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