![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
NEFROLOGIA
XV CONGRESSO DELLA SOCIETA' ITALIANA DI NEFROLOGIA SEZIONE PIEMONTE-VALLE D'AOSTA
(Verbania, 4 ottobre 1997)
Minerva Urologica e Nefrologica 1999 June;51(2):53-5
Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Prevalenza di positività per anticorpi antiHCV e incidenza di sieroconversione in pazienti in emodialisi
Biamino E., Caligaris F., Ferrero S., Montalcini G., Bongiorno P., Scuvera I.
Regione Piemonte - ASL 19 Asti, Presidio Ospedaliero di Asti, Servizio di Nefrologia e Dialisi *Centro Trasfusionale
Obiettivo. È stata valutata mediante analisi retrospettiva la prevalenza di positività per anticorpi antiHCV e l’incidenza di sieroconversione in un gruppo di pazienti in trattamento emodialitico sostitutivo presso il nostro ambulatorio di emodialisi dove non vi sono spazi e/o apparecchiature dedicate a pazienti con positività degli anticorpi antiHCV. La finalità è quella di verificare se l’applicazione rigida di precauzioni universali di asepsi, quali sono da sempre adottate nel nostro Servizio, sono sufficienti a impedire il contagio da virus dell’epatite C fra pazienti in dialisi.
Metodi. L’osservazione è stata effettuata su tutti i pazienti in dialisi presso il suddetto ambulatorio (74 pazienti all’inizio dell’osservazione) per un periodo di due anni (7/1995-7/1997). La rilevazione degli anticorpi antiHCV è stata effettuata a cadenza bimestrale con test ELISA di terza generazione e le positività confermate con test RIBA III. All’inizio dell’osservazione i pazienti positivi per anticorpi antiHCV erano 10/74 pari al 13,5%.
Risultati. Durante il periodo preso in esame nessuno dei pazienti negativi per anticorpi antiHCV all’inizio dell’osservazione si è positivizzato; dei pazienti entrati in dialisi dopo il 1/7/1995 quattro erano già positivi per anticorpi antiHCV e nessuno degli altri si è positivizzato.
Conclusioni. L’esperienza conferma che l’applicazione delle precauzioni universali di asepsi può essere sufficiente a impedire la diffusione del virus dell’epatite C nelle sale dialisi.