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Minerva Urologica e Nefrologica 2007 March;59(1):1-10
Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Ruolo della profilassi antibatterica nel mapping prostatico: esperienza con prulifloxacina
Mari M.
U.O.C. Urologia Ospedale degli Infermi di Rivoli, Rivoli (Torino)
Obiettivo. La biopsia prostatica e l’esame istologico per valutare la presenza di cellule neoplastiche sono la condizione necessaria per la diagnosi di carcinoma prostatico. Il ricorso alla profilassi antibiotica ha un razionale d’impiego in diverse manovre urologiche, diagnostiche e terapeutiche, in cui la contaminazione batterica è possibile. Poiché essa viene somministrata preferenzialmente per via orale, e i patogeni più frequenti sono i Gram-negativi, i farmaci di primo impiego sono rappresentati da fluorochinolone o da amoxicillina/acido clavulanico.
Metodi. Quattrocentotrentadue pazienti consecutivi di sesso maschile, di età compresa tra 44 e 82 anni, sottoposti a procedure di biopsia prostatica transrettale ecoguidata, sono stati randomizzati in 2 gruppi: in 210 (48,6%) pazienti è stata effettuata una profilassi con prulifloxacina in unica dose orale da 600 mg prima dell’intervento (gruppo 1), mentre in 222 casi (51,4%) la profilassi con prulifloxacina è stata proseguita fino al quinto giorno.
Risultati. Gli eventi più frequenti sono stati quelli emorragici (ematuria ed emospermia), che hanno interessato circa il 15% dei pazienti e si sono risolti dopo pochi giorni in maniera spontanea. L’incidenza di febbre (sintomo principale di infezione) è stata dello 0,93% (4 episodi su 432 casi), simile nei 2 gruppi di trattamento (0,95% nel gruppo 1 e 0,90% nel gruppo 2). La compliance dei pazienti al trattamento profilattico antibiotico è risultata buona o ottima nella maggior parte dei pazienti. Nel 46,5% dei casi, l’analisi istologica dei prelievi prostatici ha identificato la presenza di un carcinoma prostatico, mentre nel 53,5% dei casi sono state identificate altre patologie prostatiche: ipertrofia prostatica benigna, prostatite cronica, neoplasia intraepiteliale prostatica di alto grado e atipie sospette ma non diagnostiche.
Conclusioni. Il trattamento profilattico con prulifloxacina, sia in single shot (singola dose di antibiotico somministrata prima dell’intervento) che continuato fino al quinto giorno, in pazienti sottoposti a biopsia prostatica transrettale ecoguidata è stato in grado di prevenire la comparsa di complicanze infettive, con una buona tollerabilità e accettabilità da parte del paziente.