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Minerva Urologica e Nefrologica 1998 September;50(3):185-90
Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Nuovi aspetti del carcinoma prostatico: forme ereditarie, estrogenizzazione durante lo sviluppo e terapie differenzianti
Sciarra A., Casale P., Di Chirio C., Di Nicola S., Di Silverio F.
University of Rome “La Sapienza”, Rome, Department of Urology “U. Bracci”
In questo lavoro vengono presi in considerazio-ne tre nuovi differenti aspetti del carcinoma pro-statico: l’esistenza di forme ereditarie, il ruolo degli estrogeni come fattori predisponenti e l’efficacia delle terapie differenzianti. Il carcinoma prostatico mostra una aggregazione familiare più forte del carcinoma del colon e della mammella. Il carcinoma prostatico di tipo ereditario è distinto da una insorgenza più precoce ed un carattere autosomico dominante. Tuttavia solo il 2% dei carcinomi pro-statici nella popolazione bianca degli Stati Uniti si sviluppa prima dei 55 anni di età. Quindi, l’impatto del carcinoma prostatico di tipo ereditario sulla popolazione rappresenta solo una piccola parte rispetto all’incidenza globale della patologia. Usando il topo come modello per studiare l’effetto dell’estrogenizzazione durante lo sviluppo della ghiandola prostatica, è stato proposto un ruolo alternativo degli estrogeni come fattori predisponenti per le patologie prostatiche: l’esposizione agli estrogeni durante lo sviluppo potrebbe indurre delle modificazioni cellulari nella prostata che in seguito richiederebbero l’azione degli estrogeni e/o degli androgeni per la successiva progressione della neoplasia in una forma clinica.
Una terapia di combinazione basata su agenti differenzianti e ormonoterapia potrebbe essere efficace nel trattamento del carcinoma prostatico in stadio avanzato. Recenti studi nel campo delle terapie differenzianti hanno portato allo sviluppo di nuovi agenti bloccanti il metabolismo dell’acido retinoico. Al contrario di altri composti, questi agenti aumentano il livello endogeno dell’acido retinoico inibendo la sua degradazione nelle cellule neoplastiche.