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Minerva Chirurgica 2011 December;66(6):517-25
Copyright © 2012 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Esofago di Barrett dopo fundoplicatio di Nissen-Rossetti: valutazione funzionale
Marano S., Mattacchione S., Luongo B., Paltrinieri G., Mingarelli V., Tosato F. ✉
Referral Center for the Surgical, Treatment of Gastroesophageal Reflux Diseases, Department of Surgery “F. Durante”, Umberto I Policlinic, La Sapienza University, Rome, Italy
Obiettivo. Lo scopo di questo studio è di dimostrare attraverso lo studio funzionale l’efficacia della chirurgia antireflusso nel controllo della progressione dell’esofago di Barrett.
Metodi. Dal gennaio 2008 al dicembre 2009 21 pazienti con esofago di Barrett sono stati sottoposti a una fundoplicatio di Nissen-Rossetti.
Risultati. Tutti i pazienti sono stati sottoposti preventivamente a pH-metria (100%). Venti pazienti (95,2%) hanno dovuto effettuare una pH-metria a sei mesi, 16 pazienti a 12 mesi (76,2), otto pazienti a 24 mesi (57,14%) dall’intervento. Il De Meester e Johnson Score preoperatorio era 18,55 (range 8,6-179,7), a sei mesi 7,65 (range 6,4-13), a 12 mesi 7,5 (range 6,4-14,2), a 24 mesi 11,95 (range 6,4-20,6). La CLE era ancora presente in 18 pazienti (18/21, 85,7%); nessuno ha sviluppato displasia o adenocarcinoma esofageo. La metaplasia è regredita in tre pazienti (due con metaplasia gastrica e uno con metaplasia intestinale) entro 24 mesi dall’intervento (3/21, 14,3%).
Discussione. L’analisi clinica postoperatoria, da sola, non rileva, dopo la chirurgia, la presenza o meno del reflusso, e solo la pH-metria conferma se c’è stata abolizione reflusso.
Conclusioni. La presenza di una plastica intatta ed efficace può agire contro la progressione della CLE o garantirne la regressione. Lo studio funzionale identifica i pazienti con plastica antireflusso a rischio di progressione della metaplasia.