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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Chirurgica 2008 October;63(5):321-7

Copyright © 2008 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Vasculopatia del cuore trapiantato trattata mediante procedure percutanee coronariche

Perrotta S. 1, Lentini S. 1, Muré P. 2, Rinaldi M. 2, D’Armini A. M. 3, Viganó M. 3

1 Department of Cardiothoracic Surgery “G Martino” University Hospital, Messina, Italy 2 Department of Cardiology, “Umberto I” Hospital Siracusa, Italy 3 Department of Cardiothoracic Surgery “San Giovanni Battista” University Hospital Turin, Italy 4 Department of Cardiothoracic Surgery “San Matteo” University Hospital, Pavia, Italy


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Obiettivo. La vascolopatia coronarica del cuore trapiantato è uno dei fattori limitanti la sopravvivenza in pazienti sottoposti a trapianto cardiaco. I risultati del’utilizzo dell’angioplastica percutanea transluminale (percutaneous transluminal cardioangioplasty, PTCA) nei pazienti è stato analizzato retrospettivamente.
Metodi. Dal novembre 1985 al maggio 2004, 767 pazienti furono sottoposti a trapianto cardiaco. Tutti i pazienti ricevettero un terapia immunosoppressiva con ciclosporina, tacrolimus, azatioprina, steroidi e micofenolato mofetile. I pazienti furono trattati, per 3-7 giorni, con globuline antitimocitiche o globuline antilinfocitiche oppure per 14 giorni con OKT3. I pazienti furono sottoposti a controlli annuali o piú frequentemente se vi era il sospetto di vascolopatia coronarica.
Risultati. Trentasei pazienti con 52 lesioni furono trattati con 42 procedure di angioplastica. Il tempo medio trascorso dal trapianto cardiaco all’angioplastica fu 80±27 mesi. Indicazione all’angioplastica fu rilievo angiografico asintomatico di vasculopatia coronarica in 34 pazienti (94%) ed infarto miocardico acuto in 2 pazienti (6%). L’angioplastica fu eseguita sull’arteria coronaria interventricolare anteriore in 34 casi (65,4%), sull’arteria coronarica circonflessa in 10 casi (19,2%) e sull’arteria coronarica destra in 8 casi (15,4%). Nessun paziente è deceduto. Nessun paziente ha necessitato un intervento chirurgico in emergenza. Due pazienti ebbero un episodio di insufficienza renale acuta transitorio. Al follow-up a 1±54 mesi dopo l’angioplastica sono state registrati dieci decessi. Sei pazienti morirono per evoluzione della vascolopatia coronarica, tre per cancro ed uno per emorragia gastrointestinale. Due pazienti furono sottoposti a nuovo trapianto cardiaco dopo 20 e 107 mesi dal primo trapianto. Il follow-up medio dei restanti pazienti fu di 78±50 mesi.
Conclusioni. La PTCA puó rappresentare un valido trattamento della vascolopatia coronarica in selezionati pazienti sottoposti a trapianto cardiaco.

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