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Minerva Chirurgica 2006 June;61(3):221-9
Copyright © 2006 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
La strategia chirurgica nei gozzi cervico-mediastinici
Santini M., Fiorello A., Di Lieto E., Di Crescenzo V. G., D’aniello G., Vicidomini G., Perrone A., Pastore V.
Dipartimento di Scienze Anestesiologiche Chirurgiche e dell’emergenza Cattedra di Chirurgia Toracica II Università degli Studi di Napoli, Napoli
Obiettivo. Retrospettivamente abbiamo valutato le manifestazioni cliniche, la diagnosi, il trattamento e le complicanze dei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico per gozzo cervico-mediastinico.
Metodi. Sessantatrè pazienti sono stati sottoposti ad intervento chirurgico per gozzo cervico mediastinico negli ultimi 10 anni. In 32 pazienti (50,8%) il gozzo era a sviluppo prevalentemente cervicale, in 24 (33,3%) prevalentemente mediastinico ed in 7 (11,1%) esclusivamente mediastinico; in 47 casi il gozzo era a sede prevascolare,in 16 a sede retrovascolare. Sono state eseguite 25 tirodectomie totali, 31 tirodectomie subtotali e 7 exeresi di gozzi residui; in 50 casi è stata utilizzata la cervicotomia, in 12 si è associata la sternotomia mediana (6 totali) ed in 1 caso la sternotomia traversa.
Risultati. Tre pazienti (4,7%) sono deceduti nel postoperatorio (2 per insufficienza respiratoria ed 1 per embolia polmonare). In 5 pazienti (7,9%) l’esame istologico ha diagnosticato un carcinoma della tiroide. Tra le complicanze postoperatorie abbiamo registrato in 7 pazienti (11,1%) dispnea, in 5 (7,9%) disfonia, in 6 (9,5%) ipoparatiroidismo transitorio ed in 1 (1,6%) insufficienza renale.
Conclusioni. La cervicotomia è senza dubbio la strategia da preferire anche se in casi selezionati (carcinoma, strumiti, gozzo retrovascolare, gozzo ectopico) puo’ rendersi necessario ricorrere alla sternotomia. La mortalità e la morbidità postoperatoria è minima, indipendemente dal tipo di approccio utilizzato.