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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Chirurgica 2006 April;61(2):85-94

Copyright © 2006 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Immunomodulazione in un modello sperimentale di trapianto combinato di rene e milza

Rademacher J. 1, 2, Cansolino L. 2, Crespi S. 1, Lenti L. M. 1, Lillo E. 1, Tubazio I. 1, Oldani O. 1, Passalia L. 2, Maestri M. 2, 3, Gaspari A. 1, Dionigi P. 2, 3

1 Università degli Studi di Pavia 2 Dipartimento di Scienze Chirurgiche Rianimatorie, Riabilitative e dei Trapianti d’organo Laboratorio di Chirurgia Sperimentale, Pavia 3 Istituto di Chirurgia Epatopancreatica IRCCS Policlinico S. Matteo, Pavia


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Obiettivo. Il trapianto d’organo è il trattamento più efficace per diverse patologie cronico-degenerative. I trattamenti immunosoppressivi correnti ottengono risultati soddisfacenti, ma hanno effetti collaterali e difetti. Il golden standard da raggiungere dovrebbe essere una tolleranza stabile, senza la necessità di immunosoppressione cronica. Studi recenti hanno dimostrato la tollerogenicità delle cellule spleniche. Scopo di questo studio è la valutazione di un modello preclinico di cotrapianto spleno-renale nel suino.
Metodi. Venticinque suini outbred Landrace/Large-White sono stati sottoposti a trapianto combinato spleno-renale (SKTx). Gli animali sono stati stratificati in 3 gruppi per randomizzazione: gruppo 1 (N=7): trapianto di rene senza trattamento immunosoppressivo (KTx); gruppo 2 (N=9): cotrapianto di rene e milza; gruppo 3 (N=9): trapianto di rene ed infusione di splenociti del donatore in vena porta (DST). Sopravvivenza e funzionalità renale sono state monitorate per valutare l’insorgenza ed evoluzione del rigetto. L’end-point dello studio è stata l’insufficienza renale o il raggiungimento della 60° giornata postoperatoria (GPO). Campioni tissutali sono stati raccolti per valutare grado e severità del rigetto.
Risultati. I controlli sono morti per insufficienza renale entro la 10° GPO. I gruppi 2 e 3 hanno evidenziato un ritardo nel rigetto e sopravvivenze prolungate. Il trapianto di milza, sia come organo intero che come DST, ha ritardato il rigetto del graft renale. Mentre entrambi i gruppi hanno evidenziato questo effetto, il risultato è stato migliore nel gruppo 3 (Kaplan Meier, P<0,05). L’esame istologico ha confermato negli animali a sopravvivenze prolungate evidenza di rigetto cronico moderato.
Conclusioni. Questi risultati, ottenuti in assenza di immunosoppressione farmacologica, suggeriscono che la milza giochi un ruolo chiave nel modulare l’induzione di tolleranza.

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