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Minerva Chirurgica 2005 December;60(6):497-504
Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Broncoscopia ad autofluorescenza nell’anticipazione diagnostica del carcinoma polmonare
Loizzi M., De Palma A., Lacitignola A., Genualdo M., Loizzi D., Capotorto G., Spada E., Sollitto F.
Obiettivo. La broncoscopia ad autofluorescenza (autofluorescence bronchoscopy, AFB) è stata proposta per ampliare le possibilità diagnostiche della broncoscopia tradizionale a luce bianca (white light bronchoscopy, WLB) nell'individuazione precoce di alterazioni neoplastiche e preneoplastiche della mucosa dell'albero tracheo-bronchiale in gruppi di soggetti a rischio. Gli Autori riportano lo studio sull'AFB in corso presso le proprie istituzioni, con l'obiettivo di stabilirne il ruolo nell'anticipazione diagnostica del carcinoma broncogeno e il suo potere predittivo positivo (positive predictive value, PPV) rispetto alla WLB e in associazione ad essa.
Materiali e metodi. Da maggio 2002 a maggio 2004 sono state eseguite una WLB e una AFB in 213 pazienti (177 di sesso maschile, 36 di sesso femminile), con età media di 63,7 anni (range 18-84 anni), suddivisi in 2 gruppi principali (82 del gruppo A: soggetti a rischio per carcinoma broncogeno; 131 del gruppo B: soggetti con neoplasia broncogena da sottoporre a intervento resettivo). Sono stati effettuati in totale 237 WLB-AFB (101 nel gruppo A, 136 nel B) e 77 prelievi bioptici mirati.
Risultati. Le 2 metodiche sono risultate concordanti in 156 (66%) e discordanti in 81 (34%) casi. Considerando i prelievi bioptici mirati eseguiti, è stato ottenuto un PPV del 26% per lesioni visibili con WLB, del 40% per quelle visibili con AFB, del 38% per quelle visibili con l'associazione delle 2 metodiche. Nel gruppo A, su 56 pazienti del sottogruppo in follow-up, sono state identificate 2 aree di displasia e 1 carcinoma in situ. Nel gruppo B è stata rilevata una mancata sovrapponibilità tra area di lesione visibile con WLB e con AFB in 30 casi che, alla verifica istologica, è risultata positiva in 18.
Conclusioni. Nella nostra esperienza l'AFB si è rivelata una valida metodica sia per la diagnosi precoce di una recidiva neoplastica o di una seconda neoplasia primitiva polmonare in pazienti in follow-up dopo resezione sia per la valutazione preoperatoria dei margini di resezione in pazienti candidati a intervento. Ulteriori studi sono necessari per ampliarne le indicazioni nell'ambito della diagnosi precoce in gruppi di soggetti a rischio e per affinarne le potenzialità e ottimizzare i parametri di apprendimento (learning curve) onde stabilire le linee guida di procedura.