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Minerva Chirurgica 2004 October;59(5):489-94
Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
La ricanalizzazione del colon dopo l’intervento di Hartmann. Un impegno per il chirurgo o una strategia da cambiare?
Griffa C., Basilico V., Bellotti R., Sacchi F., Senatore S., Griffa A., Capriata G.
Obiettivo. L'intervento di ricanalizzazione del colon costituisce il secondo tempo del procedimento proposto da H. Hartmann nel 1921 per il trattamento delle neoplasie del sigma e del retto. È un intervento chirurgico che è possibile eseguire nella maggior parte dei pazienti operati per una patologia benigna del sigma e in una minoranza di pazienti operati per neoplasia. E' un procedimento ormai standardizzato, ma complesso e impegnativo, gravato da un'alta incidenza di complicanze, in cui la tecnica minuziosa si rivela indispensabile.
Metodi. Gli Autori riportano la loro esperienza su 32 pazienti operati nell'arco di 8 anni, da gennaio 1995 a dicembre 2002.
Risultati. Non vi è stata mortalità operatoria, ma si sono osservate complicanze in 12 pazienti (37,5% dei casi), rappresentate soprattutto dall'infezione della ferita (11 pazienti) e dalla fistola anastomotica (2 pazienti).
Conclusioni. Alla luce di questi risultati propongono di adottare, nei pazienti con patologia benigna e in quelli con patologia maligna localizzata (T3), la resezione e anastomosi in un tempo, con ileostomia di protezione, riservando l'intervento di Hartmann ai casi in cui le condizioni generali o locali del paziente non consentono l'anastomosi primaria.