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CASI CLINICI   

Minerva Chirurgica 1999 November;54(11):819-23

Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

La fascite necrotizzante (Una sfida diagnostica e terapeutica)

Ciccone G., Bonvicini R., Zanola S., Bombonato M., Ceraminiello A.


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Gli Autori espongono un caso di fascite necrotizzante dell'arto superiore destro da streptococco beta emolitico di gruppo A ed un caso di flemmone della mano sinistra da stafilococco aureo.
Nel sottolineare le differenze anatomo-patologiche e cliniche e la diversa evoluzione delle due lesioni, quali il dolore violento, la temperatura febbrile elevata e la rapida diffusione del processo infiammatorio-necrotico della mano all'intero arto nel primo caso, ritengono che la definizione di fascite necrotizzante venga estesa, talvolta impropriamente, a processi infiammatorio-necrotici di qualsivoglia natura. Più che il reperto anatomo-patologico di aree necrotiche, possibili nel corso di qualsiasi flogosi più o meno marcata, sono la rapidità e la gravità dell'evoluzione, fino alla sindrome da shock tossico strep-tococcico, ed il riconoscimento dello streptococco beta emolitico di gruppo A a dover connotare la malattia.
Sulla base dell'esperienza personale e della revisione della letteratura propongono un protocollo terapeutico che individua nel trattamento chirurgico tempestivo, nel controllo quotidiano della lesione e nella terapia antibiotica corretta i criteri fondamentali del risultato migliore.

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