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REVIEW
Minerva Chirurgica 1999 November;54(11):787-94
Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Valutazione e trattamento degli incidentalomi del surrene
Bonati L., Rubini P.
Il riscontro occasionale di un incidentaloma impone la risposta a due interrogativi. Il primo è quello di valutare, considerando per definizione gli incidentalomi clinicamente silenti, se queste neoformazioni possano presentare un'attività ormonale autonoma. Il secondo problema è quello di definire preoperatoriamente la natura della neoplasia, stabilire cioè la benignità o malignità della neoformazione.
Lo screening endocrinologico essenziale di queste masse dovrebbe sempre comprendere il dosaggio dell'ac. vanilmandelico (VMA), del K sierico e la valutazione del test di soppressione con desametasone.
La recente acquisizione di un possibile deficit parziale di 21-idrossilasi suggerisce inoltre l'utilità del dosaggio del 17-idrossiprogesterone (17-OHP) dopo stimolo con ACTH.
Sul piano biochimico e radiologico sono attualmente scarsi gli elementi per una diagnosi differenziale tra neoformazioni benigne o maligne. In tal senso è risultato utile l'impiego della scintigrafia, in grado di fornire mappe «concordanti» o «discordanti» con la Tomografia Computerizzata (TC).
In riferimento agli aspetti terapeutici, l'indicazione chirurgica si impone per gli incidentalomi in cui si sia riscontrato una attività ormonale, per quelli maligni e nelle forme in cui si sia documentato un aumento di volume. Per quanto riguarda le forme silenti, il diametro della neoplasia sembra correlabile con una certa attendibilità alla benignità o malignità, per cui può rappresentare un criterio utilizzabile per l'indicazione chirurgica. Controversie riguardano il diametro al di sotto del quale possono essere considerate benigne e quindi seguite conservativamente. Il diametro soglia per l'indicazione alla chirurgia è basata sulla contrapposizione tra rischio presuntivo di malignità e rischio operatorio. Sembra comunque ragionevole raccomandare l'escissione chirurgica per tumori ormonalmente silenti di diametro maggiore a 3 cm, specialmente in soggetti giovani.
Per i recenti progressi delle tecniche miniinvasive si ritiene che il gold standard del trattamento degli incidentalomi sia rappresentato dall'approccio videolaparoscopico.