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CASI CLINICI
Minerva Chirurgica 1999 July-August;54(7-8):523-30
Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Ernia perineale
Mandarano R., Giorgi G., Venturini N., Mancini E., Natale A., Tiburzi C.
Gli Autori prendendo spunto da un caso di ernia perineale venuto alla loro osservazione, alla luce della Letteratura Internazionale, peraltro molto parca sull'argomento, si soffermano sulla anatomia topografica del pavimento pelvico per poter meglio comprendere tale patologia, nonché sulla classificazione di tali ernie in mediane, laterali anteriori e posteriori. Gli Autori soffermano la loro attenzione soprattutto sulla importanza della diagnosi differenziale delle ernie perineali dalle cisti del Bartolino o tumori vulvari per quanto riguarda le ernie perineali anteriori e gli ascessi perianali per quanto riguarda le ernie posteriori. Si sottolinea l'utilità che può venire nell'iter diagnostico dall'esame ecografico o dalla TAC. In ultimo si prendono in considerazione le vie di aggressione per questo tipo di ernie, che possono essere addominale, perineale o combinata (addominale e perineale), nonché le tecniche di riparazione che possono andare dalla sutura diretta con materiale non riassorbibile, all'utilizzo di reti di prolene o lembi di fascia allorquando la breccia erniaria è grande.