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Minerva Chirurgica 1999 June;54(6):415-20
Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Ulcera gastrica gigante benigna penetrante nel fegato, nel pancreas e nel mesocolon
Zanotti M., Amboldi A., Musazzi M., Gozzini C., Bellone S., Sartirana A.
La penetrazione del fegato, del pancreas e del mesocolon trasverso da parte di un'ulcera gastrica antrale benigna gigante è una complicanza relativamente poco comune ed è descritta in pochi lavori presenti in letteratura. La diagnosi istologica preoperatoria può essere difficile o impossibile.
Viene presentato e discusso il caso di una paziente di sesso femminile, di 63 anni, che giunge nella nostra Divisione con una storia di sette mesi di inappetenza, astenia, dolori epigastrici saltuari, un notevole calo ponderale e che, all'esame obiettivo, presenta una grossa massa addominale dura, a margini lisci, non pulsante e poco mobile.
L'ecografia conferma la presenza di una massa di circa 14¥19 cm, a contenuto solido e liquido che viene biopsiata (elementi infiammatori, detriti cellulari). Al clisma opaco tale neoformazione appare comprimere il colon discendente, che è dislocato posteriormente.
I marker tumorali (CEA, CA 19-9, alfa-fetoproteina) sono nella norma. La gastroscopia dimostra una voluminosa ulcera angolare il cui fondo è rappresentato da materiale necrotico (che poi si rivelerà tessuto epatico dopo l'esame istologico definitivo). La TAC aggiunge il dato di un notevole ispessimento delle pareti gastriche specie a livello di fondo e corpo.
All'intervento lo stomaco appare aumentato di volume, con pareti notevolmente ispessite, tenacemente adeso ai segmenti epatici II e III, alla testa del pancreas e al mesocolon trasverso. La profondità della penetrazione dell'ulcera è stata stabilita solo durante l'intervento chirurgico e, pur in considerazione del fatto che un'ulcera gigante è più frequentemente benigna che maligna, il reperto intraoperatorio e l'estensione dell'alterazione della parete gastrica hanno consigliato l'esecuzione di una gastrectomia