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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Chirurgica 1999 March;54(3):139-42

Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Trattamento chirurgico conservativo nel carcinoma differenziato della tiroide

Altamore S., Basile G., Santanocito G., Mangiameli A.


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Obiettivo. Lo scopo del presente studio è stato quello di confrontare la sopravvivenza dei pazienti affetti da carcinoma differenziato della tiroide dopo tiroidectomia totale e dopo tiroidectomia parziale.
Metodi. Lo studio è stato condotto in modo retrospettivo; il follow-up medio è stato di 160 mesi.
Gli interventi sono stati eseguiti presso l'Istituto di Chirurgia d'Urgenza e Pronto Soccorso dell'Università di Catania, dove vengono effettuati circa 80 interventi di chirurgia tiroidea ogni anno.
I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi: del primo facevano parte 65 pazienti sottoposti a tiroidectomia totale, mentre il secondo gruppo comprendeva 67 pazienti sottoposti a tiroidectomia parziale. Dieci pazienti con tumore allo stadio T3-T4, N0-N1 sono stati esclusi dallo studio per consentire una maggiore uniformità di dati.
I pazienti, oltre che per eventuali complicanze nell'immediato periodo postoperatorio (lesioni del nervo ricorrente, ipoparatiroidismo), sono stati seguiti con periodici controlli clinici e strumentali.
Risultati. Il follow-up ha evidenziato una sopravvivenza sovrapponibile tra i pazienti trattati con tiroidectomia totale e quelli sottoposti a tiroidectomia parziale (rispettivamente del 92,3 e del 92,5%). Le complicanze postoperatorie sono state invece significativamente minori nel secondo gruppo.
Conclusioni. Nei pazienti affetti da carcinoma differenziato della tiroide ai primi stadi gli Autori suggeriscono di eseguire una tiroidectomia parziale dal momento che, rispetto alla tiroidectomia totale, si ottiene una sopravvivenza simile e una minore incidenza di complicanze postoperatorie. A giudizio degli Autori la tiroidectomia totale va eseguita nei carcinomi tiroidei che presentano angioinvasività e metastasi.

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