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Minerva Chirurgica 1999 January-February;54(1-2):49-56

Copyright © 1998 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Biocompatibilità dei materiali di sutura in uso nella chirurgia del colon (Studio sperimentale nel ratto)

Cursio R., Gugenheim J., Mouiel J., Saint-Paul M. C., Ragusa L., Bronsino E., Canino V.


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Obiettivo. Lo scopo del nostro studio sperimentale è stato quello di comparare, sotto l'aspetto istologico, la biocompatibilità dell'anello bioframmentabile per anastomosi (BAR) con quella di alcuni materiali sintetici in uso nella chirurgia del colon, quali il filo di polipropilene e la clip metallica.
Metodi. I trentatré ratti utilizzati sono stati divisi nei seguenti quattro gruppi: gruppo 1, gruppo testimone (Sham) senza impianto di materiale; gruppo 2, con impianto di frammenti di monofilamento di polipropilene nella parete addominale, tra il piano muscolo-fasciale ed il peritoneo; gruppo 3, con impianto di clip metalliche nella parete addominale, tra il piano muscolo-fasciale ed il peritoneo; gruppo 4, con impianto di frammenti di anello bioframmentabile per anastomosi intestinali nella parete addominale, tra il piano muscolo-fasciale ed il peritoneo. Gli animali sono stati sacrificati 30 giorni dopo l'intervento chirurgico. La resistenza della pareti e la tolleranza del tessuto ospite al materiale estraneo, sono state valutate secondo criteri macroscopici ed istologici.
Risultati. La reazione cellulare infiammatoria del tessuto ospite è stata significativamente più intensa nel gruppo 4 rispetto a quella osservata negli altri gruppi (p<0,05). In tre casi, nel gruppo 4, c'è stata l'aderenza del materiale impiantato all'epiploon. Il grado di reazione da corpo estraneo e di fibrosi, è stato simile in tutti i gruppi con materiale impiantato, senza alcuna differenza significativa. Il nostro studio ha evidenziato la maggiore biocompatibilità del prolene e della clip metallica rispetto all'anello bioframmentabile. L'intensa reazione infiammatoria provocata da quest'ultimo nel tessuto ospite, potrebbe parzialmente spiegare le complicanze postoperatorie che si verificano nella sua applicazione clinica, quali infezioni, deiscenze e stenosi anastomotiche.
Conclusioni. In conclusione, la scelta del materiale di sutura non deve essere basata soltanto sulle proprietà meccaniche di questi, ma anche sulle interazioni biologiche con il tessuto ospite e sulla valutazione del rapporto costi-benefici.

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