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Minerva Stomatologica 2015 December;64(6):295-307
Copyright © 2015 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano, Inglese
Modified Dental Anxiety Scale: affidabilità della versione italiana
Facco E. 1, 3, Gumirato E. 1, Humphris G. 4, Stellini E. 2, Bacci C. 2, Sivolella S. 2, Cavallin F. 5, Zanette G. 1, 3 ✉
1 Chair of Dental Anesthesia, Department of Neurosciences, Neurological, Psychiatrical, Sensorial, Reconstructive and Rehabilitation Sciences, University of Padua, Italy; 2 Section of Dentistry, Department of Neurosciences, Neurological, Psychiatrical, Sensorial, Reconstructive and Rehabilitation Sciences, University of Padua, Italy; 3 Centro Italiano di Ipnosi Clinica e Sperimentale (CIICS), Turin, Italy; 4 Health Psychology, Medical School, University of St Andrews, UK; 5 Free practioner, Padua, Italy
OBIETTIVO: L’ansia è un problema di spessore nella pratica odontoiatrica. Il Modified Dental Anxiety Scale (MDAS) è un questionario breve, compilabile dal paziente, che consiste in 5 domande a risposta multipla a cui corrisponde un punteggio. Il test è stato tradotto in Italiano ma non è ancora stato validato. Lo scopo dello studio è dimostrare l’evidenza oggettiva della validità del MDAS in chirurgia orale, che rappresenta la maggiore causa di ansietà in ambito odontoiatrico per l’aspettativa di dolore e di sofferenza ad essa collegata.
METODI: Il test è stato somministrato durante la visita anestesiologica preoperatoria a 230 pazienti (98 maschi e 132 femmine di età compresa tra 14 e 88 anni) sottoposti ad un intervento di chirurgia orale. Sono state raccolte, inoltre, informazioni riguardanti lo stato di salute generale classificato secondo l’ASA-PS, la frequenza di visite dal dentista, la presenza di esperienze pregresse negative in ambito medico e/o odontoiatrico.
RISULTATI: La consistenza interna del test è risultata molto elevata (Crohnbach’s alpha=0,92). Le pazienti femmine sono risultate significativamente più ansiose dei pazienti maschi (P<0,0001) e una marcata differenza significativa (P<0,0001) nel punteggio di MDAS è stata rilevata anche in coloro i quali avevano un trascorso di esperienze negative in ambito medico e/o odontoiatrico. Anche la correlazione tra MDAS ed età e MDAS e la frequenza di visite dal dentista è risultata significativa (rispettivamente P=0,01 e P=0,02).
CONCLUSIONI: La selezione dei pazienti (chirurgia orale) è un possibile limite dello studio, che potrebbe non riflettere la prevalenza dell’ansia nella popolazione odontoiatrica generale; tuttavia i nostri risultati sono sovrapponibili a quelli di altri studi condotti in altre nazioni sulla popolazione generica e dimostrano l’affidabilità e la maneggevolezza del MDAS nella pratica odontoiatrica clinica.