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Minerva Stomatologica 2014 October;63(10):341-9
Copyright © 2014 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Fattori prognostici per il carcinoma a cellule squamose della cavità orale inferiore resecato chirurgicamente
Soares J. M. A. 1, Cançado H. R. 2, Sousa A. A. 3, Moraes G. M. 3, Carvalho J. R. 3, Silva G. S. 3, Porcaro-Salles J. M. 3
1 Head and Neck Surgery Department, General Hospital of São João de Deus, Divinopolis, MG, Brazil; 2 Head and Neck Surgery Department, General Hospital of Baleia, Belo Horizonte, MG, Brazil; 3 Head and Neck Surgery Department, General Hospital of the Federal University of Minas Gerais, Belo Horizonte, MG, Brazil
OBIETTIVO: del presente studio è stato quello di valutare l’impatto delle variabili cliniche sui tassi di sopravvivenza dei pazienti affetti da carcinomi a cellule squamose della cavità orale inferiore.
METODI: Abbiamo condotto uno studio retrospettivo su pazienti con diagnosi istologica di carcinoma a cellule squamose della cavità orale inferiore, i quali sono stati sottoposti a chirurgia. I dati sulle variabili cliniche, istologiche e terapeutiche sono stati raccolti per valutare l’effetto di tali variabili sulle curve di sopravvivenza globale e sopravvivenza libera da malattia.
RISULTATI: Sono stati inclusi nello studio 117 pazienti, di cui 86 (73,5%) uomini e 31 (26,5%) donne, i quali sono stati sottoposti a intervento chirurgico tra il gennaio 2005 e il giugno 2009. Dopo due anni, il tasso di sopravvivenza complessiva era del 74,4%, mentre il tasso di sopravvivenza libera da malattia era del 67,5%. L’invasione della linea mediana da parte del tumore primitivo ha influito negativamente sulla sopravvivenza complessiva (P=0,02) e sulla sopravvivenza libera da malattia (P=0,01). Il tasso di sopravvivenza libera da malattia nei pazienti con metastasi al collo confermate istologicamente e nei pazienti privi di metastasi era rispettivamente del 76,8% e del 59% (P=0,01). La sopravvivenza libera da malattia dei pazienti con un linfonodo interessato e dei pazienti con più di un linfonodo interessato era rispettivamente dell’89,5% e del 45,2% (P<0,01). I pazienti che hanno terminato la radioterapia in meno di 60 giorni hanno mostrato un tasso di sopravvivenza libera da malattia del 59%, mentre i pazienti il cui trattamento è durato più di 60 giorni hanno mostrato un tasso del 77,1% (P=0,06).
CONCLUSIONI: Nel nostro studio, l’invasione della linea mediana da parte del tumore primitivo, la presenza confermata istologicamente di più di un linfonodo interessato, il rinvio della radioterapia per più di 56 giorni e una durata della radioterapia superiore ai 60 giorni sono fattori che hanno peggiorato la prognosi del paziente.