![]() |
JOURNAL TOOLS |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |

I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
REVIEW
Minerva Stomatologica 2014 April;63(4):111-26
Copyright © 2014 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano, Inglese
Schisi del labbro e/o palato: revisione della letteratura
Farronato G., Cannalire P., Martinelli G., Tubertini I., Giannini L., Galbiati G., Maspero C. ✉
Department of Orthodontics Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico University of Milan, Milan, Italy
OBIETTIVO: Scopo dello studio era fornire una revisione della letteratura circa le malformazioni congenite delle labio-schisi e/o palatoschisi.
METODI: Attraverso l’utilizzo della banca dati PubMed sono stati raccolti degli articoli che fornissero informazioni riguardanti tale condizione, giungendo alla trattazione delle seguenti tematiche: epidemiologia, caratteristiche anatomiche, genetica, fattori ambientali, diagnosi e trattamento.
RISULTATI: Le labio-schisi e/o palatoschisi sono le malformazioni congenite più comuni della regione cranio-facciale. Esistono diversi fenotipi e quadri clinici di tale malformazione che si differenziano in base alle strutture anatomiche coinvolte: labio-schisi, labio-palatoschisi e palatoschisi. L’eziologia è multifattoriale e comprende sia fattori genetici sia fattori ambientali. Per una corretta diagnosi e un completo trattamento è importante un approccio multidisciplinare che guidi il paziente dalla nascita fino a fine crescita. Tra le figure di rilievo per la cura dell’anomalia vi sono: il ginecologo, il pediatra, il chirurgo maxillo-facciale e l’ortodontista. Negli individui con labio e/o palatoschisi possono verificarsi problemi di alimentazione, di pronuncia, di udito e di integrazione sociale, che possono essere corretti in misura diversa grazie alla chirurgia, al trattamento odontoiatrico, alla logopedia e ad interventi psicosociali.
CONCLUSIONI: Non è possibile ad oggi identificare il trattamento ottimale a causa della grande variabilità nella manifestazione e nella risposta soggettiva di ciascun paziente alla terapia.