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Minerva Stomatologica 2013 November-December;62(11-12):431-46
Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano, Inglese
Tessuti orali e trattamento ortodontico: effetti avversi più comuni
Farronato G., Giannini L., Galbiati G., Cannalire P., Martinelli G., Tubertini I., Maspero C. ✉
Department of Orthodontics, Fondazione IRCCS Cà Granda, University of Milan, Milan, Italy
Obiettivo del presente lavoro è stato quello di fornire una revisione della letteratura circa le problematiche che possono presentarsi durante il trattamento ortodontico. Attraverso l’utilizzo della banca dati PubMed sono stati raccolti degli articoli che fornissero informazioni riguardanti le dirette conseguenze del posizionamento di un apparecchio ortodontico, giungendo alla trattazione dei seguenti argomenti: le infezioni da candida, gli effetti sui tessuti molli, gli effetti sui tessuti parodontali e gli effetti sui tessuti duri. La presenza nel cavo orale di apparecchi aumenta la prevalenza dei portatori di candida, nello specifico la specie Candida Albicans è quella più frequentemente isolata. L’equilibrio tra assenza del microrganismo, la colonizzazione e lo stato di candidosi dipende sia dalla virulenza del micete, sia dalla competenza del sistema immunitario dell’ospite. A carico dei tessuti molli sono stati riscontrati casi di ulcerazione mascellare da espansore rapido del palato e granuloma piogenico dovuto a quad helix, quest’ultimo maggiormente osservato a carico della gengiva vestibolare. La prima evenienza è stata riscontrata, invece, in pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 a causa delle modificazioni tissutali indotte da tale condizione patologica. Gli effetti parodontali più gravi sono causati da un uso incorretto di elastici separatori ortodontici. Infine le White spot lesions sono le infauste conseguenze di un errato condizionamento dello smalto all’atto di fissaggio del bracket. Esse rappresentano un primo stadio di carie nell’area di posizionamento del bracket. L’ortodontista è tenuto ad intercettare tali problematiche per non inficiare la buona riuscita del trattamento.