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Minerva Stomatologica 2013 September;62(9):321-33
Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano, Inglese
Trattamento di elementi dentari gravemente compromessi: criteri decisionali ed opzioni terapeutiche
Censi R. 1, De Micheli L. 1, Borgonovo A. E. 2, Vavassori V. 3, Re D. 3 ✉
1 Department of Periodontology and Implantology III, Istituto Stomatologico Italiano, Milan, Italy; 2 School of Oral Surgery, Department of Reconstructive and Diagnostic Surgical Sciences, University of Milan, Italy; 3 Department of Oral Rehabilitation, Istituto Stomatologico Italiano, Milan, Italy
In questo lavoro, viene descritto il caso di un paziente che si è presentato alla nostra osservazione con grave malattia parodontale, aggravata dal coinvolgimento delle forcazioni a livello degli elementi dentari 16 e 17. In aggiunta, l’esame radiografico ha evidenziato la presenza di un profondo difetto infraosseo distale all’elemento 15. Dopo la risoluzione della componente endodontica del difetto dell’elemento 15, è stata effettuata la terapia chirurgica che ha previsto osteoplastica ed osteotomia a livello dell’elemento 16, rigenerazione tissutale guidata (GTR) su 15, estrazione di 17 e l’esecuzione di un innesto bi-laminare per la ricopertura della recessione presente sull’elemento 13. Il paziente viene poi visitato mensilmente e 9 mesi dopo la chirurgia, l’elemento 16 viene riabilitato con una corona metallo-ceramica definitiva. A 18 mesi, la situazione parodontale viene rivalutata e non vengono registrati sondaggi patologici (Profondità di sondaggio dell’elemento 15=2 mm).
Le tecniche chirurgiche, descritte nell’articolo, permettono la riabilitazione estetica e funzionale di denti parodontalmente compromessi. In particolare, la rizectomia e la rigenerazione tissutale guidata sono tecniche chirurgiche conservative che permettono il mantenimento degli elementi dentali compromossi e se eseguite correttamente, assicurano la sopravvivenza degli elementi dentari. Per questi motivi, quando risultano indicate, le tecniche di rizectomia e GTR rappresentano una valida alternativa all’implantologia e devono essere considerate come la prima opzione terapeutica all’interno di un piano di trattamento.