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Minerva Stomatologica 2012 March;61(3):57-63
Copyright © 2012 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Influenza degli strumenti da taglio e dei sistemi adesivi sulla formazione di uno strato ibrido
Mascarenhas Oliveira A. C. 1, Monti Lima L. 2, Santos-Pinto L. 3 ✉
1 Department of Restorative Dentistry, Araraquara Dental School, UNESP - Univ Estadual Paulista, Araraquara, SP, Brazil; 2 Private Practice, São Paulo, SP, Brazil; 3 Department of Pediatric Dentistry, Araraquara Dental School, UNESP - Univ Estadual Paulista, Araraquara, SP, Brazil
Obiettivo del presente studio è stato quello di analizzare lo strato ibrido in una dentina non cariata dopo la preparazione con diversi strumenti da taglio e la ricostruzione con resina composita. Le cavità sono state preparate in maniera casuale in 40 campioni utilizzando una fresa diamantata ad alta velocità (KG Sorensen 1013) e una punta a ultrasuoni (CVDentus C22). Le cavità sono state ricostruite con resina composita usando il sistema adesivo monocomponente Adper™ Single Bond (sistema 2x1, primer+adesivo) o quello bi-componente Prompt L-Pop™ (sistema 3x1, automordenzante). Le ricostruzioni sono state emisezionate longitudinalmente e analizzate nel MES (microscopio elettronico a scansione) al fine di valutare le caratteristiche degli zaffi resinosi e dello strato ibrido, utilizzando punteggi da 1 a 6. Il test di Pearson ha rivelato un elevato coefficiente di correlazione e buoni livelli di significatività per i valori intra- e inter-rater (r=90). I dati sono stati analizzati statisticamente usando il test di Mann-Whitney (P≤0,05). Una maggiore percentuale di strati ibridi regolari con numerosi zaffi è stata osservata nella dentina preparata utilizzando le frese ad alta velocità e ricostruita con sistema adesivo 2×1. In alternativa, il sistema adesivo 3×1 ha favorito la generazione di un sottile strato ibrido con pochi zaffi. La preparazione con punta a ultrasuoni e l’applicazione del sistema adesivo 2×1 o 3×1 hanno rivelato nessuno o pochi zaffi. Le frese diamantate ad alta velocità hanno prodotto una superficie dentinale più favorevole all’adesione del materiale ricostruttivo rispetto alle punte a ultrasuoni, a prescindere dal sistema adesivo utilizzato.