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CASI CLINICI
Minerva Stomatologica 2002 March;51(3):87-94
Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
L’utilizzo dell’osteodistrazione nella terapia chirurgica delle anchilosi dell’articolazione temporomandibolare. Presentazione di un caso clinico
Pelo S., Quagliero A., Mosca R., Boniello R., Moro A.
Il lavoro si propone di valutare la possibilità di impiego delle tecniche di osteodistrazione nel ripristino della dimensione verticale del ramo mandibolare quando essa risulti ridotta in seguito al trattamento chirurgico dell'anchilosi dell'ATM. Il caso presentato riguarda una paziente a fine crescita con anchilosi temporomandibolare monolaterale destra in esito a pregresso trauma fratturativo, trattata presso l'U. O. di Chirurgia Maxillo-Facciale dell'Ospedale George Eastman di Roma. La paziente è stata sottoposta ad asportazione del blocco anchilotico e al contemporaneo ripristino della dimensione verticale del ramo mandibolare, ottenuto mediante l'applicazione di un osteodistrattore sottoperiosteo. È stato utilizzato un lembo di bolla di Bichat come materiale di interposizione interarticolare. Il distrattore è stato attivato una settimana dopo l'intervento con incrementi quotidiani di 1 mm, per un totale di sette giorni. Le indagini cliniche e strumentali effettuate dopo la rimozione del distrattore e dopo il ciclo di fisioterapia cui è stata sottoposta la paziente, hanno permesso di rilevare il buon recupero funzionale dell'articolazione ed un ripristino della dimensione verticale del ramo mandibolare. Si può ritenere che la metodica illustrata possa rappresentare una valida alternativa, applicabile nella correzione della perdita d'altezza del ramo mandibolare dopo ampia resezione di processi anchilotici articolari in pazienti al termine di crescita.