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REVIEW  DISTURBI DEL SONNO 

Minerva Pneumologica 2009 December;48(4):377-87

Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Disturbi ostruttivi della respirazione durante il sonno in bambini ed adolescenti

Vlachos-Mayer H. 1, Dorion D. 2, Praud J. P. 1, 2

1 Respiratory Medicine Division, Department of Pediatrics, Université de Sherbrooke, Québec, Canada 2 ENT Division, Department of Surgery, Université de Sherbrooke, Québec, Canada


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Il disturbo ostruttivo della respirazione durante il sonno (SDB – obstructive Sleep Disordered Breathing) nei bambini rappresenta un problema frequente, significativo e sotto-diagnosticato con conseguenze potenzialmente gravi.
Sono state descritte sequele neurocomportamentali, della crescita e cardiache. Con l’attuale percentuale in crescita di obesità nel bambino, la manifestazione clinica, le complicanze e la terapia sono cambiate, portando ad un approccio sempre nuovo alla SDB nell’infanzia. Tradizionalmente, l’adenotonsillectomia (AT) ha a lungo rappresentato il trattamento di elezione per i disordini ostruttivi della respirazione durante il sonno nei bambini. È solitamente considerata una procedura sicura, che cura l’80% dei bambini con SDB. Tuttavia, dati accumulati nel tempo hanno incrinato questa visione over-semplificata. In effetti, si riscontrano una significativa morbilità, mortalità e recidiva. Inoltre, al di là di una recidiva di SDB nell’adolescenza in una percentuale non nota di casi, alcuni studi recenti suggeriscono che la cura completa della SDB si raggiunge in una percentuale inferiore al 75% dei casi di AT. È interessante notare come siano state proposte numerose alternative di trattamento per sostituire o complementare la AT. Una pressione positiva continua nelle vie aere non è raccomandata nei bambini con SDB persistente anche in seguito ad AT, tuttavia, la conformità e l’idoneità della strumentazione rimangono ostacoli importanti, specialmente nei bambini di piccola età e negli infanti. Trattamenti con anti-infiammatori, compresi i glucocortisoidi per via nasale e/o l’anti-leucotrieni montelukast, sembrano essere molto promettenti. Infine, I trattamenti ortodontici rappresentano una possibilità interessante, con risultati recenti nei bambini, sugerendo che la possibilità di migliorare o forse persino curare il SDB in maniera duratura allargando i passaggi nasali e/o lo spazio orofaringeo. In conclusione, benché ci troviamo attualmente in un momento stimolante in cui vengono sviluppati numerosi nuovi trattamenti per il SDB nell’infanzia, la sfida principale resta lo screening e la diagnosi dei bambini con un SDB clinicamente significativo. Risulta inoltre necessaria una miglior collaborazione con gli specialisti maxillofacciali, compresi gli ortodonzisti e/o i dentisti, per la diagnosi ed il trattamento.

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