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REVIEW  DISTURBI DEL SONNO 

Minerva Pneumologica 2009 December;48(4):277-94

Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Apnea ostruttiva notturna e malattia cardiovascolare: evidenze e meccanismi intrinseci

Jean-Louis G. 1, 2, 3, Zizi F. 1, 2, 3, Brown C. D. 5, Ogedegbe G. 4, Borer J. S. 5, McFarlane S. I. 6

1 Sleep Disorders Center, Department of Neurology SUNY Downstate Medical Center, NY, USA 2 Brooklyn Health Disparities Center, Department of Medicine, SUNY Downstate Medical Center, NY, USA 3 Brooklyn Research Foundation on Minority Health, KJMC, NY, USA 4 Center for Healthful Behavior Change, Division of Internal Medicine, NYU Medical Center, NY, USA 5 Department of Medicine, SUNY Downstate Medical Center, NY, USA 6 Division of Endocrinology,Diabetes, and Hypertension, SUNY Downstate Medical Center, NY, USA


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Un certo numero di evidenze epidemiologiche e cliniche datate all’inizio degli anni Sessanta hanno stabilito le relazioni tra apnea notturna e malattia cardiovascolare (cardiovascular disease, CVD). Gli individui che soffrono di apnea ostruttiva notturna, il più comune fra i disturbi della respirazione durante il sonno, presentano un aumentato rischio di insorgenza di malattia coronarica, scompenso cardiaco congestizio e di infarto. Il trattamento dell’apnea notturna con pressione positiva continua nelle vie aeree riduce la pressione sanguigna, migliora la funzione sistolica ventricolare sinistra e diminuisce l’attivazione piastrinica, sostenendo pertanto ulteriormente la correlazione tra apnea ostruttiva notturna e CVD. È interessante notare come le complesse associazioni tra queste due condizioni cliniche rimangano ancora ampiamente sconosciute, a causa della mancanza di studi sperimentali sistematici. Numerosi meccanismi intermedi sono probabilmente coinvolti in questa associazione, compresa l’attivazione sostenuta del sistema nervoso simpatico, il cambiamento della pressione intratoracica e lo stress ossidativo. Possono svolgere un ruolo fondamentale anche altre anomalie, quali disfunzioni dei fattori della coagulazione, danno endoteliale, attivazione piastrinica e aumentata infiammazione sistemica. La presente review esaminerà l’evidenza di un’associazione tra l’apnea ostruttiva notturna e la CVD, e ne suggerirà i meccanismi anatomici e fisiologici alla base. Verranno anche discussi temi specifici riguardanti la definizione, la prevalenza, la diagnosi e il trattamento dell’apnea notturna. In accordo con il crescente interesse verso il potenziale ruolo della sindrome metabolica, questa revisione prenderà in esame gli ipotetici effetti mediatori di ciascuno dei componenti della sindrome metabolica.

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