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REVIEW   

Minerva Pneumologica 2009 September;48(3);203-18

Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Broncoscopia virtuale

G. McLennan 1-3

1 Department of Internal Medicine, University of Iowa, Iowa City, IA, USA; 2 Department of Radiology, University of Iowa, Iowa City, IA, USA; 3 Biomedical Engineering, University of Iowa, Iowa City, IA, USA


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La rivoluzione digitale ha permesso di effettuare calcoli rapidi attraverso l’utilizzo di tecnologie computerizzate. La realizzazione di immagini digitali è attualmente molto diffusa nella società, oggi spesso comunemente associata alle applicazioni della telefonia cellulare. Una simile tecnologia delle immagini digitali ha rapidamente trasformato la pratica medica. La tomografia computerizzata con rivelatore multi-linea (MDCT – Multirow Detector Computer Tomography) e l’endoscopia video con dispositivo accoppiato a carica (CCD – Charged Coupled Device) sono ad oggi estremamente diffusi nella messa a punto dell’assistenza sanitaria. Questi dispositivi per la tomografia del corpo umano generano enormi quantità di dati digitali, che posso ora essere elaborati da computer poco costosi in rappresentazioni visive utilizzabili (qualitativamente e quantitativamente) del corpo umano sano o affetto da patologie. L’albero bronchiale umano può essere estrapolato dai dati di scansione MDCT e rappresentato come una struttura tridimensionale (3D) solida o come una struttura tubulare cava vista per via endobronchiale. Entrambe le rappresentazioni sono efficacemente definite come broncoscopia virtuale e costituiscono attualmente accurate rappresentazioni dell’albero bronchiale, se l’acquisizione delle immagini è rapida e senza movimenti legati alla respirazione, e se vengono utilizzati i software adeguati per definire le pareti che delimitano le vie aeree. Entrambe queste condizioni sono attualmente soddisfatte dal momento che la rivoluzione digitale crea sempre migliori soluzioni di hardware e di software. L’insieme dei dati ottenuti sia con la broncoscopia MDCT sia con quella CCD possono essere manipolati con appropriati software di processamento delle immagini, non solo per disegnare una rappresentazione qualitativa dell’anatomia, ma anche per misurare quantitativamente parametri quali le dimensioni, lo spessore della parete ed il colore delle vie aeree. Gli elementi rilevanti di questo insieme di dati digitali posso essere utilizzati anche per sviluppare modelli predittivi degli esiti di patologie attraverso nuovi processi di eidomatica. Questi insiemi di dati estremamente dettagliati forniscono molte informazioni sulla struttura e funzione del polmone umano e sempre più spesso sono utilizzati per le rappresentazioni visive in 3D. È importante notare che le immagini sono visualizzate all’occorrenza e nella pratica polmonare, sia nella clinica polmonare che nel Laboratorio di broncoscopia, e che l’utilizzatore finale non si affida così a resoconti scritti di crescente inadeguatezza. Numerose evidenze provenienti da molti centri internazionali attualmente suggeriscono con forza che le tecniche di broncoscopia virtuale, o per lo meno quelle risultanti dalla tomografia MDCT, possano essere utilizzate nella pratica polmonare di routine per migliorare la comprensione, l’analisi e la terapia delle patologie polmonari.

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