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REVIEW ADVANCES IN CHRONIC OBSTRUCTIVE PULMONARY DISEASE (COPD)
Minerva Pneumologica 2009 March;48(1):51-9
Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Indications for surgical intervention in COPD
Van Berkel V., Meyers B. F.
Division of Cardiothoracic Surgery, Washington University, St. Louis, MO, USA
Indicazioni per l’intervento chirurgico nella broncopneumopatia cronica ostruttiva
La broncopneumopatia cronica ostruttiva (chronic obstructive pulmonary disease, COPD) è una patologia progressiva con importanti morbidità e mortalità associate. Nonostante siano state tentate numerose modalità chirurgiche per risolvere questa malattia debilitante, solo tre, la bullectomia, la riduzione chirurgica del volume polmonare (lung volume reduction surgery, LVRS) e il trapianto, hanno dimostrato di essere in grado di portare qualche beneficio sia per quanto riguarda la sopravvivenza sia il miglioramento della qualità di vita. Questi interventi sono attuabili solo in un gruppo selezionato di pazienti con enfisema grave e debilitante. Solo i pazienti che non sono migliorati nonostante una terapia medica ottimizzata e un rigoroso programma di riabilitazione polmonare dovrebbero essere presi in considerazione per l’esecuzione dell’intervento chirurgico. Le prove di funzionalità polmonare, la radiografia del torace, la tomografia computerizzata e le scansioni nucleari ventilazione-perfusione possono essere utili per identificare quei pazienti che hanno una maggiore probabilità di trarre beneficio dall’intervento chirurgico, così come quale tipo di intervento abbia la maggiore probabilità di successo. Lo spettro di distribuzione della malattia determina quale trattamento chirurgico meglio si adatta a ogni paziente: le bolle isolate possono essere trattate con la bullectomia, l’enfisema eterogeneo richiede una LVRS, mentre la patologia omogenea viene meglio trattata dal trapianto di polmone. Gli indicatori ideali per la LVRS comprendono anche l’iperinflazione, una FEV1 maggiore al 20% e una PaCO2 normale. Al contrario, i pazienti con una bassa FEV1, ipercapnia, e ipertensione polmonare associata sono indicati per il trapianto. Utilizzando questi criteri, sono pochi i pazienti candidati all’intervento chirurgico.