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REVIEW ADVANCES IN CHRONIC OBSTRUCTIVE PULMONARY DISEASE (COPD)
Minerva Pneumologica 2009 March;48(1):31-44
Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Biomarcatori e COPD
Lee J., Sin D. D.
Providence Heart and Lung Institute St. Paul’s Hospital James Hogg iCAPTURE Centre for Cardiovascular and Pulmonary Research University of British Columbia Vancouver, BC, Canada
La patologia polmonare ostruttiva cronica (chronic obstructive pulmonary disease, COPD) colpisce oltre 80 milioni di persone nel mondo ed è responsabile di circa 3 milioni di decessi l’anno, rendendola la quarta causa di morte. Si prevede che nei prossimi 10-15 anni la mortalità per la COPD debba raddoppiare. Nonostante gli effetti della COPD sulla salute, non sono disponibili farmaci in grado di modificare la progressione della malattia o di ridurne la mortalità. La scoperta di nuovi biomarker utilizzabili per stratificare i pazienti in base al rischio costituisce un punto fermo per i trial clinici di fase I e II; risulta anche necessaria una traccia della progressione della patologia per accelerare lo sviluppo di farmaci per le terapie salva-vita. Il sangue costituisce la principale forma di biomarker, essendo relativamente facile da reperire; inoltre le sue misurazioni possono essere standardizzate ed è possibile eseguire test ad alto livello di precisione. Ad oggi, numerosi test sono stati condotti sulla proteina C-reattiva ematica. Tuttavia, nonostante i suoi livelli plasmatici/sierici siano connessi con esiti gravi quali ospedalizzazione e mortalità, essa manca di specificità per la COPD, elemento che limita quindi il suo valore. Alcune pneumoproteine come la proteina surfactante-D e la Clara Cell Protein-16 riusltano essere promettenti come proteine polmone-specifiche. Tuttavia, rimangono molte domande prive di risposte a proposito di queste proteine, che al momento ne limitano l’utilizzo nella pratica clinica. In questo studio, gli autori discutono le attuali conoscenze sulla scoperta di biomarcatori nella COPD e presentano i punti di forza ed i limiti dei biomarkers candidati.