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Minerva Pneumologica 2002 September;41(3):101-12
Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
L’intolleranza all’aspirina: moderni aspetti patogenetici e clinici
Schiavino D., Buonomo A., Nucera E., Patriarca G.
L'intolleranza all'aspirina (ASA) è una patologia in aumento dato il progressivo incremento dell'uso di tale farmaco nel mondo.
I principali effetti collaterali segnalati sono di tossicità d'organo (epigastralgie, sanguinamento gastrico) e di ipersensibilità di tipo «allergico».
I meccanismi patogenetici di queste ultime reazioni non sono del tutto chiariti, ma si ritiene che la loro patogenesi non sia di tipo immunologico, ma legata ad un'anomala inibizione della ciclo-ossigenasi (COX) in soggetti predisposti.
I sintomi principali dell'intolleranza all'aspirina sono prevalentemente di tipo cutaneo (orticaria, angioedema) ma anche di tipo respiratorio (rinite, asma) e raramente di tipo anafilattico.
Quando all'intolleranza all'ASA si associano l'asma bronchiale intrinseco e la poliposi nasale, si configura la cosiddetta malattia da aspirina.
Va sottolineato che: i pazienti con intolleranza all'ASA hanno un alto rischio di presentare reazioni avverse con l'assunzione degli altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) inibitori non selettivi della COX-1 e della COX-2; nei pazienti con poliposi nasale ed asma bronchiale intrinseco, il rischio di sviluppare una reazione avversa dopo l'assunzione di aspirina o di altri farmaci antiinfiammatori non steroidei è di molte volte superiore a quello di un soggetto normale; nei soggetti con intolleranza all'ASA i farmaci COX-2 selettivi (rofecoxib, celecoxib) e gli inibitori parzialmente selettivi della COX-2 (nimesulide, meloxicam, paracetamolo) sono generalmente ben tollerati (nell'85-90% dei casi); nei pazienti con poliposi nasale, un trattamento topico endonasale con acetilsalicilato di lisina inibisce la crescita dei polipi e ne impedisce o ritarda la recidiva dopo la polipectomia chirurgica.