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Minerva Psichiatrica 2011 December;52(4):227-31
Copyright © 2012 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Effetti dell’ansia indotta dallo stress sulla variabilità della frequenza cardiaca in soggetti sani
Traina M., Cataldo A., Galullo F., Russo G.
Department of Sports Science (DISMOT), University of Palermo, Palermo, Italy
Obiettivo. L’ansia può aumentare il rischio di infarto miocardico per attivazione della componente simpatica della variabilità della frequenza cardiaca (heart rate variability, HRV). Tuttavia, non esistono dati sulle modalità con cui l’ansia può influenzare i risultati dello stress mentale, test di studio standard della HRV. Scopo di questo studio è stato quello di valutare le relazioni tra ansia indotta dallo stress mentale e HRV.
Metodi. In 13 soggetti normali sono state valutate le relazioni tra l’ansia che si percepisce durante lo stress mentale aritmetico (A-Stato) e nella vita quotidiana (A-Tratto) e le componenti simpatica a bassa (low frequency, LF) e parasimpatica ad alta frequenza (high frequency, HF) della HRV.
Risultati. Lo stress mentale determina un aumento significativo della componente LF (LF[nu] da 56,87±4,2 a 73,5±2,1, P<0,001; LnPLF(ms2) da 6,2±0,2 a 7,1±0,3, P<0,001) e del rapporto LF/HF (da 2,6±0,6 a 5,8±0,8, P<0,001) e una riduzione significativa della componente HF(nu) (da 33,5±3,9 a 17,3±1,9, P<0,001). Vi è una correlazione negativa tra i valori di base e dopo stress mentale di A-Stato e i valori di LF(nu) (r=-0,68, P<0,02), mentre la correlazione è positiva con i valori di HF(nu) (rispettivamente r=0,69 e r=0,68, P<0,01).
Conclusioni. L’attività mentale determina aumento della componente simpatica e riduzione dell’attività vagale della HRV. Tuttavia, i soggetti con livelli maggiori di ansia da stress mentale hanno un tono vagale superiore e una minore attivazione simpatica. Questo dato deve essere tenuto presente quando si utilizza lo stress mentale nello studio degli effetti delle condizioni fisiologiche e dell’ansia sulla HRV.